Da quando si è ritirato dallo sport professionistico fa parte del progetto Legend di “Sport e Salute”, un gruppo di ex atleti (tra i quali anche Lucchetta, Magnini, Yuri Chechi) che ha come obiettivo far crescere i numeri, in termini di pratica sportiva, tra i ragazzi. Viaggiando in tutta Italia, tra palazzetti e vari eventi, attraverso il racconto delle sue esperienze, promuove l’importanza dello sport e di una sana alimentazione, consapevole che, dopo la pandemia, l’attività sportiva è diminuita drasticamente.
Dovendo descrivere “il Mastro” con tre aggettivi, si è immediatamente dichiarato “pignolo”, preciso sia nella vita privata che nella sua carriera, “leale”, una qualità che anche lo sport ti insegna e “umile”: arrivando da una famiglia semplice di un piccolo paese della provincia tarantina è rimasto sempre la stessa persona.
Mastrangelo ha seguito con grande interesse le semifinali e la finale del torneo dove tutte le squadre hanno davvero lottato e dato il meglio di sé, consce di star gareggiando davanti ad una leggenda della pallavolo. “I guardiani della caraffa” di Fossano hanno ottenuto il primo posto, seguiti da ”I Fenicotteri”, al terzo posto si sono piazzati “The Legend” mentre al quarto posto “Le bimbe di via Colombo”. Durante la premiazione, Mastrangelo ha voluto anche dare un riconoscimento speciale al miglior giocatore del torneo – Tudor de “I guardiani della caraffa” – regalandogli un suo pallone autografato. Al termine, come da tradizione, tutte le squadre hanno festeggiato fino a notte fonda con la cena conclusiva omaggiata dalla Pro Loco in piazza a cui, quest’anno, si è aggregato con entusiasmo anche lo stesso Mastrangelo.