Era la sfida tra le due “beffate”, fra coloro che durante la stagione regolare hanno chiuso semplicemente con l’accarezzare il sogno promozione. Alla fine, la Promozione è tutta una questione di Magia. Già, perché è la Saviglianese di Carlo Rocca ad aggiudicarsi il primo posto nel triangolare playoff e a strappare il biglietto che vale il salto di categoria. Una sfida tesissima, in casa, contro il Canelli, che arrivava all’appuntamento a quota 3 punti in questo piccolo girone ma che ha dovuto arrendersi al tap-in delicato di Rigoberto Capitao, azzeccatissimo rinforzo rossoblù arrivato durante il mercato invernale.
«I Maghi tornano dove dovevano essere, a calcare un campionato che spettava loro – esordisce il presidente della Saviglianese Giacomo Crosetto – Il prossimo anno non ci tireremo indietro, creeremo una squadra competitiva e investiremo ulteriormente sul settore giovanile. Al Morino c’erano circa 500 persone anche per questa partita: solo a Savigliano può capitare una cosa del genere».
«Avevamo un’unica possibilità: vincere – aggiunge il vicepresidente Marco Dabbene – I ragazzi ci hanno creduto per tutta la stagione e hanno dato tutto anche contro il Canelli: Capitao ha risolto anche questa gara e ha dimostrato quanto fosse stata azzeccata la scelta del direttivo lo scorso dicembre».
Nonostante il salto di categoria, comunque, non è confermata la presenza del tecnico Rocca per la prossima stagione: «In settimana prenderemo le nostre decisioni» ha precisato il patrono rossoblù. Nel frattempo, comunque, Rocca si gode l’ambito traguardo: «È la serata della felicità: per un saviglianese come me, tifoso dei Maghi sin da bambino, avere contribuito a questo risultato clamoroso è un onore. Partita complicatissima, l’abbiamo preparata bene e l’abbiamo risolta nell’ultima mezzora proprio come previsto, anche con un pizzico di fortuna».
Ora non resta che cantare a squarciagola, godersi il meritatissimo salto di categoria e sbandierare al cielo il motto scritte ad hoc sulle magliette: “I MAGHI SIAMO NOI E IN PROMOZIONE ANDIAMO NOI”.