
«Alla luce dei recenti investimenti immobiliari attuati dall’amministrazione con l’acquisto di Villa Cayre, riteniamo corretto volgere l’attenzione agli altri edifici di proprietà comunale che presentano criticità di varia natura e che rappresentano un fattore emergenziale già attuale». Così la minoranza consiliare durante il Consiglio comunale dello scorso 28 aprile. «Tra questi – ha rilevato il gruppo guidato da Patrizia Gorgo – c’è il fronte dell’immobile in via Santa Chiara che presenta inequivocabili segnali di cedimento di parti d’intonaco di rivestimento delle facciate e che da anni risulta inutilizzato. Chiediamo, dunque all’Amministrazione quali siano le tempistiche d’intervento minimo di ripristino e messa in sicurezza e quali le prospettive di un suo riutilizzo in un arco temporale di medio termine».
E se il consigliere delegato ai lavori pubblici Giuseppe Bonetto ha posto il focus diversi interventi di manutenzione straordinaria effettuati nell’ex-convento delle suore Clarisse, il primo cittadino Valerio Oderda ha voluto placare i dubbi della minoranza: «L’amministrazione è impegnata ad affrontare con serietà le criticità degli edifici comunali e a garantire la sicurezza e la fruibilità dei nostri beni. Comprendiamo l’urgenza delle questioni sollevate e faremo tutto il possibile per risolverle nel minor tempo possibile, considerando le risorse finanziarie e tecniche a nostra disposizione».
DOPPIO ARTICOLO DEDICATO ALL’INTERNO DEL GIORNALE.