«La casa di riposo? Non è ancora salva, ma siamo sulla buona strada»

Inizia a intravedersi il sereno per la struttura, come spiegato nell'ultimo consiglio comunale

Riccardo Petrignani e Luigi Bono
Riccardo Petrignani e Luigi Bono

«Per gli anni futuri l’ente dovrà mirare ad una sostenibilità economica e finanziaria che continui a garantire il benessere di ospiti, personale e collaboratori ed un progressivo ammodernamento della struttura sia in termini di attrezzature specifiche che di manutenzioni straordinarie. Tutto ciò tenendo conto dell’incognita di ulteriori incrementi dei costi di energia elettrica, riscaldamento e gas per i quali la continuità di ricezione di contributi resta una priorità per completare il piano di risanamento».

Parole di Riccardo Petrignani, dottore commercialista torinese che a ottobre 2021 aveva ricevuto dalla casa di riposo Ospedale San Giuseppe l’incarico di analizzare la situazione economico-finanziaria degli ultimi cinque esercizi sociali e determinare un piano di risanamento. E giovedì scorso 20 aprile, prima del Consiglio comunale, lui e il presidente del CdA della struttura Luigi Bono hanno riferito sulla gestione della casa di riposo. «Non è ancora salva – ha commentato Bono – ma siamo sulla buona strada. Vogliamo ringraziare quei caramagnesi e non che ci hanno offerto conforto e sostegno perché – voglio ribadirlo – la casa di riposo è la casa di tutti».
Oggi la struttura è piena con un’ottantina di ospiti, e 2/3 anziani in lista d’attesa: «ciò – ha aggiunto il presidente – ci consente di guardare con ottimismo al futuro. La difficoltà è quella di riuscire a trovare Oss e infermieri, ricorreremo a quelli non italiani».

IL RESTO DELL’ARTICOLO ALL’INTERNO DEL GIORNALE.

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