Il 7 gennaio viene celebrato il Natale in Etiopia. Grazie al Gruppo Missione e Sviluppo di Savigliano, che tiene i rapporti con i nostri missionari nel mondo, riceviamo e pubblichiamo questo intervento di Maria Pia Ramonda.
Sono arrivata da poco dall’Etiopia e da Shashemene per il mio periodo di riposo fisico e rinnovamento spirituale. Ne avevo proprio bisogno, dopo quasi 6 anni che non tornavo in Italia, ma in Etiopia ci vivo da più di 30 anni, di cui 21 a Shashemene. Penso che anche voi abbiate desiderio di essere aggiornati sulla situazione in Etiopia. Dai giornali e dai media arriva qualche notizia in Italia, anche se spesso le informazioni sono stravolte e di parte e creano molta confusione.
Posso dirvi che ho lasciato il Paese in un contesto drammatico. Anche se il governo federale del Primo Ministro sta riconquistando le città in mano ai ribelli e respingendoli al Nord, rimane una situazione grave tra i civili, gli sfollati e i poveri alla fame. A Shashemene è tutto apparentemente tranquillo, ma ogni settimana vediamo camion di giovani che si uniscono alla guerra per appoggiare il governo. Ritorneranno vivi?
Siamo testimoni, solo a Shashemene, di molte famiglie a cui arriva la notizia che i loro figli sono morti al fronte e sepolti là, e allora partecipiamo ai loro riti funebri sotto la tenda. Il rito si chiama lixo, dal verbo lekkese’ che significa piangere, e piangiamo anche noi con loro partecipando al loro dolore. Però la gente non vuole la guerra, ma la Pace! La pace è il desiderio più profondo di ogni essere umano, un suo diritto!
Il Covid-19 c’è, ma è passato in secondo piano. Non se ne parla più perché ci sono problemi più gravi, e poi comunque non ci sono vaccini sufficienti. Una cosa positiva è che noi riusciamo a continuare regolarmente il nostro servizio ai più poveri, ancora più necessario in questo momento grave del Paese, dove i prezzi sono saliti alle stelle e dove gli ultimi ne pagano le conseguenze. A Shashemene c’è momentaneamente una sorella della comunità che mi sostituisce e aiuta sorella Sara che lavorava con me, per cui continuiamo ad essere vicine ai poveri con aiuti concreti, amicizia e consolazione. Forniamo cibo, medicine, aiuti di vario genere ai bambini denutriti, ai malati di lebbra, ai carcerati, specialmente alle mamme che sono là con i loro bambini.
Grazie per il vostro aiuto e la vostra generosità, con la quale ci aiutate a portare avanti questo servizio ai più poveri. Ci avviciniamo al Natale, in Etiopia sarà celebrato il 7 gennaio, e voi ci aiutate a renderlo più bello. La gente vuole la Pace! Chiediamo a Gesù, Principe della Pace, che dia pace a questo Paese e che guarisca tanti cuori lacerati dall’odio e dalla divisione.
Con riconoscenza immensa,
Sorella Maria Pia Ramonda
Centro Missionario C. De Foucauld
Shashemene, Etiopia