Ritorno a scuola: il cuore oltre l’ostacolo

Primo giorno di scuola: l’abbiamo tanto atteso (quasi sette mesi) ed è già passato. Sul nostro territorio, a Savigliano e nei centri vicini, tutto è filato liscio. Certo, c’è magari ancora qualche particolare da “limare”, ma tutto sommato si è tornati sui banchi nonostante un’emergenza storica e di portata mondiale. Tanti sono ancora i disagi: in primis le regole, che fino all’ultimo si sono rincorse in un batti e ribatti tra Governo e Regione – febbre presa a casa o a scuola? – e poi la mancanza di insegnanti e di personale (come tutti gli anni, figuriamoci i rinforzi promessi per l’emergenza, e così banchi nuovi e le mascherine). Ma la buona volontà di tutti – studenti, scuole, famiglie, istituzioni – ha fatto sì che si potesse cominciare. Lunedì mattina c’era un clima di euforia: più che un mesto primo giorno di scuola, sembrava un lieto ultimo giorno…
E i protagonisti? I bambini, i ragazzi? Mascherina sul volto e zaino sulle spalle, sono arrivati con la voglia di rivedere insegnanti e compagni. E ci hanno anche detto la loro (in foto: la primaria Santarosa di Savigliano).
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