
L’amministrazione comunale di Savigliano, che si dichiara orgogliosamente antifascista, ha approvato una norma fascista. A sostenere questa tesi, con tanto di argomentazione, è il capogruppo del Movimento 5 Stelle Antonello Portera (di spalla, nella foto con la Giunta Ambroggio). Se n’è parlato nel Consiglio comunale di fine luglio. Il casus belli è la rottura tra il municipio e il presidente della Saviglianese calcio, Vincenzo Brisciano per la mancata concessione dello stadio Morino alla società rossoblù, “emigrata” a Cervere. Portera è tornato a sostenere che rifiutare la concessione di un impianto sportivo a qualcuno che ha un contenzioso con il Comune (come previsto dall’articolo 3 bis del regolamento varato dall’aula lo scorso 26 giugno) sia fascista e anticostituzionale. Perché – sostiene il consigliere grillino – il cittadino si vede negata la concessione, ma poi il giudice chiamato ad esprimersi sul contenzioso potrebbe dar ragione al cittadino e torto al Comune (Precisazione: in quest’ultima frase, nella versione cartacea da oggi in edicola, mancano le parole “al cittadino”; un errore che cambia il senso alla frase. Questa è la versione giusta). Altri particolari a pagina 3