Un passo avanti importante nel contrasto alla cimice asiatica senza uso di sostanze chimiche. Questa mattina, per la prima volta in Piemonte è stato rilasciato, in un noccioleto a Cherasco, l’Anastatus bifasciatus, insetto individuato come antagonista naturale della cimice asiatica, allo scopo di verificarne l’azione di contrasto, già testata in laboratorio, anche in campo aperto (nella foto, il momento del rilascio da parte di Roberto Moncalvo della Coldiretti). È il risultato della ricerca promossa dalla Fondazione CRCuneo nell’ambito del progetto HALY-End, che da tre anni coinvolge il Dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari dell’Università di Torino e Coldiretti Cuneo. Un progetto mirato ad individuare soluzioni concrete per contenere sul nostro territorio la proliferazione dell’insetto originario dell’Asia. Sono infatti incalcolabili i danni che la cimice asiatica ha causato da quando, nel 2013, ha fatto la sua comparsa nelle nostre campagne: nutrendosi di oltre 300 specie vegetali − dalla frutta in guscio all’uva, dall’ortofrutta ai cereali fino alle piante ornamentali − la cimice ha colonizzato molto velocemente l’intero territorio provinciale e regionale, causando perdite per le aziende agricole fino all’80% dei raccolti. I particolari sul numero in edicola mercoledì 24 luglio.
Un insetto per combattere la cimice asiatica
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