Addio ai buoni lavoro. E ora?

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Con il decreto legge del Governo del 17 marzo scorso imprese e famiglie dovranno fare i conti con la valutazione delle possibili alternative per continuare a pagare i “lavoretti”, dal giardinaggio alle faccende domestiche.Anche nelle nostre realtà locali il fenomeno comincia a preoccupare, a partire ad esempio dagli amministratori di condominio che, proprio grazie ai voucher, potevano pagare alcune prestazioni di lavoro occasionale, come la manutenzione dei giardini o la pulizia scale. Anche nel campo del commercio, dell’agricoltura e dell’artigianato il problema – a poco a poco – sta venendo fuori e gli utilizzatori si stanno chiedendo come potranno fare. Anche la stessa solidarietà è messa in crisi, come ci racconta il presidente della San Vincenzo: «Con i voucher facevamo “lavorare” persone in difficoltà economica che così “guadagnavano” non solo qualche soldino, ma anche dignità umana». Che fare allora? Abbiamo chiesto all’esperta, Elena Gasco della Elabora Consult. Servizi a pagina 10.

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