Bilancio amaro per il Comune

«Siamo alla frutta, è finito anche il dolce» scrive sul computer l’assessore Marco Paonne prima della presentazione del bilancio comunale di previsione per il 2013. Scherza, ma fino a un certo punto. Un bilancio «lacrime e sangue» aggiunge l’assessore alle Finanze Gianpiero Piola (Pd), che si cala nel clima di austerity indossando lo stesso maglione di due anni fa (come la Merkel, che mette spesso lo stesso vestito. Piacerebbe a Monti).
A pesare sui conti del nostro Comune – presentati giovedì scorso in municipio – saranno i soliti noti: il “patto di stabilità” e i tagli del governo.
Il primo ammonta a 1 milione e 400.000 euro. Cosa vuol dire? «Che prima di spendere anche solo un euro – spiega Piola – dobbiamo aver incassato quella cifra. Ogni anno è sempre peggio ed il sistema sta bloccando i Comuni. Il patto era nato per ridurre il debito pubblico, ma il debito c’è sempre! Questo vuol dire che…». «…non è questo il rubinetto che perde, evidentemente» aggiunge il sindaco Sergio Soave, seduto in platea con la sua Giunta ed i consiglieri Mino Daniele (Pd), Marco Racca e Guido Ghione (Lega Nord).
E poi ci sono i tagli: quest’anno Savigliano avrà circa 700.000 euro in meno dallo Stato. Perciò la Giunta Soave, mantenendo i servizi essenziali, ha deciso di limare ancora un po’ i costi laddove risulti possibile (spese correnti: -4,3%) e di estinguere alcuni mutui per ridurre l’indebitamento (che comunque non è altissimo) e pagare meno interessi. E poi lottare contro gli evasori: si pensi che nel 2012 sono stati recuperati 360.000 euro di tasse evase, principalmente sull’ex Ici. «Ed è nostra intenzione continuare» ha detto Piola. (continua sul giornale)

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