Tra i “magnifici sette”… ne rimarrà soltanto uno

RACCONIGI. Ultime battute di una campagna elettorale per certi aspetti diversa dalle precedenti, in cui si sono abbassati i toni. E questo potrebbe essere un pregio, dopo anni che assistiamo a schermaglie indecorose, particolarmente in campo nazionale. Se nel dibattito pubblico sono mancati gli attacchi frontali, non possiamo escludere a priori che in questa “tranquilla” campagna elettorale sia mancata la politica sottile e sottobanco.
Sette i candidati sindaco e 65 gli aspiranti ad entrare in Consiglio comunale. Proprio su questi numeri elevati di persone che hanno accettato di mettersi in gioco si sono sprecati i commenti: «Troppi, molti potevano stare a casa… perché non unire le forze in 4-5 liste?». Ma fortunatamente la maggioranza dei racconigesi ha espresso un parere positivo sul fatto che in questa tornata elettorale si possa vedere un riavvicinamento alla politica attiva di numerosi giovani. Oggi è lodevole rendersi disponibili a questa forma di volontariato nelle istituzioni, tanto più in tempi di magra.
Il prossimo inquilino del Palazzo avrà comunque l’arduo compito di ricucire una Racconigi frammentata in 7 liste e dovrà gestire una fase cruciale per il futuro della città. Di ricette per affrontare le difficoltà e la crisi che avvolge Racconigi, come tutti i Comuni, i candidati-sindaco ne hanno tante: agli elettori il compito di scegliere quella che riterranno più appetibile.

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