Alstom, iniziata la “cassa”

L’Alstom Ferroviaria è al momento sotto i riflettori per due notizie.
La prima è stata – purtroppo – un duro colpo, giunto ai primi di agosto: l’azienda non è risultata vincitrice della gara per la realizzazione di 50 treni veloci – “Zefiro”, che raggiungeranno i 400 km/h – destinati alle Ferrovie dello Stato, valore un miliardo e duecento milioni di euro (5 anni di lavoro). La commessa è andata ad un consorzio formato dall’Ansaldo Breda e dalla canadese Bombardier. Secondo quanto riporta il giornale “Il fatto quotidiano” del 31 agosto, però, Alstom ha presentato ricorso al Tar del Lazio contro l’esito della gara. La multinazionale contesta infatti l’assegnazione dei punteggi.
La seconda notizia, invece, riguarda la raggiunta intesa sulla gestione del periodo di cassa integrazione che la fabbrica in via Ottavio Moreno sta affrontando attualmente (dal 30 agosto). L’accordo è stato siglato ad inizio agosto, con un’approvazione a larga maggioranza. Hanno dato il proprio assenso i sindacati Fim-Cisl, Uilm-Uil, Fismic ed Anqui. Contraria la Fiom-Cgil, che ha ritenuto “insufficienti” le risposte alle richieste di chiarimento avanzate sia sui piani produttivi che sulla gestione di questo periodo di cassa integrazione. L’ammortizzatore sociale scatterà comunque per 85 operai del reparto “finizione casse” e sarà in vigore fino al prossimo 2 ottobre. Secondo il principio della rotazione, tra il 30 agosto ed il 12 settembre il provvedimento riguarda una prima tranche di 42 lavoratori; la seconda tranche – formata da 43 persone – si fermerà invece dal 16 settembre al 1° ottobre. Inoltre, ai “somministrati” con contratto in scadenza ad agosto che lavoravano nelle aree coinvolte dalla “cassa” non è stato rinnovato il rapporto di lavoro.
Attualmente lo stabilimento saviglianese conta oltre 1.100 dipendenti (700 impiegati e 450 operai circa).

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