Uno spiraglio per la Monetti

Una schiarita nel caso-Monetti? Dal tavolo di crisi tenutosi la settimana scorsa sembra essersi aperto uno spiraglio.
«L’andamento della trattativa fa ben sperare per una rapida composizione delle problematiche registrate – afferma infatti l’assessore provinciale al Lavoro Pietro Blengini –. Siamo comunque disponibili alla convocazione di un nuovo tavolo nell’immediato futuro per la definizione di eventuali ipotesi contrattuali».
Più caute ed attendiste le dichiarazioni di altri protagonisti dell’incontro.
Il sindacalista della Cisl Renato Fantini: «Sì, è stato fatto un passo avanti… tutto da verificare».
l capogruppo dell’Unione Gianpiero Brunetti: «La nostra posizione è quella di attendere i nuovi sviluppi dell situazione».
L’assessore alle Politiche sociali Federico Scarpino: «Se l’incontro è stato positivo lo potremo constatare nella prossima settimana. Come Comune abbiamo ribadito il nostro impegno verso i lavoratori in difficoltà con interventi quali il prestito d’onore, la riduzione delle tasse, aiuti nel pagamento delle rette scolastiche. Anche la presidente della Provincia Gianna Gancia si è complimentata con le iniziative messe in atto dall’Amministrazione di Racconigi».
L’incontro era in programma giovedì 8 luglio, alle ore 17, a Racconigi ma all’ultimo momento è stato spostato alla mattina successiva, alle ore 11, nella sala della Provincia, a Cuneo, affinché potesse parteciparvi il presidente Gianna Gancia. Con lei, attorno al tavolo, una quindicina di persone: i sindacalisti Mario Cravero (Filctem-Cgil) e Renato Fantini (Femca-Cisl), i delegati delle Rsu aziedali Michele Gallè e Francesca Giachino, Campanaro della Confindustria, l’assessore provinciale al Lavoro Blengini, il vicepresidente del Consiglio provinciale Giulio Ambroggio, il sindaco di Monasterolo di Savigliano Marco Cavaglià ed il vicesindaco Andrea Raspo, assessori e consiglieri di minoranza di Racconigi e, per la ditta, Letizia Losano, l’amministratore delegato Andrea Oitana ed il legale, avvocato Spinelli. È stato proprio quest’ultimo, “da dieci anni avvocato dell’azienda”, a parlare per la Monetti. Ha sottolineato il momento non facile che l’industria sta attraversando e la volontà di superarlo, ha informato i presenti che era stata tamponata l’istanza di fallimento concordando una soluzione di rateazione con le ditte creditrici, ha garantito l’esistenza di un portafoglio di ordini che contribuirà alla ripresa ed ha fatto appello alla collaborazione dei lavoratori. Ha anche assicurato che stanno andando a buon fine le trattative con un nuovo socio, “un industriale piemontese della nostra zona che ha a che fare con le materie plastiche”. Nessun nome, per ora.
Intanto i dipendenti hanno ricevuto qualche soldino: tra martedì e mercoledì della settimana scorsa è stata pagata la mensilità di marzo e c’è la promesse che il 10 di agosto verranno saldati gli stipendi di luglio “almeno per la quota spettante per Cassa integrazione”, cioè 800 euro circa. Da agosto in poi c’è l’impegno di ripristinare la normalità dei pagamenti. Quanto ai tre mesi scoperti – aprile, maggio e giugno – la richiesta dell’azienda è di pazientare finché non arriveranno altri soldi.
Si era parlato di licenziamenti, di personale in esubero: l’avvocato Spinelli ha smentito che in questo periodo l’azienda abbia intenzione di ricorrere a questi strumenti. Non ha invece escluso che, in futuro, la ditta non possa far ricorso alla Cassa integrazione.
La presidente Gancia parla di un incontro “caratterizzato da un grande senso di responsabilità tra le parti”: «Siamo in presenza di un’azienda storica che ha prodotto occupazione sul territorio – afferma –: la Provincia conferma quindi la sua disponibilità ad un appoggio, nei limiti delle possibilità e del rispetto dei ruoli istituzionali».
«Da parte nostra abbiamo giudicato in modo positivo il fatto di trovarci in Provincia, la quale potrà fare da garante e testimone di quanto è stato detto in quella sede» dichiara Michele Gallè della Rsu interna.
Attualmente i dipendenti stanno lavorando. Venerdì 16 luglio è in programma un ulteriore incontro a livello di segreterie sindacali: «Chiederemo all’azienda di conoscere qualche dettaglio in più sul piano industriale e sui tempi in cui verranno saldati gli arretrati a creditori e dipendenti – afferma Fantini –. Vorremmo capire cosa la Monetti propone e se sarà veramente in grado di rispettarlo».
I sindacati non nascondono qualche perplessità perché al tavolo di crisi si sono trovati di fronte ad un nuovo interlocutore che vedevano per la prima volta.

Exit mobile version