Momenti di apprensione, martedì mattina, durante il mercato. Erano le 8.30. In piazza Cavour, una bambina di pochi mesi era rimasta chiusa all’interno di un’auto. La piccola era sul sedile anteriore, nel suo “ovetto”. La mamma, S.D., 37 anni, di Ruffia, la guardava dal finestrino impotente ed ormai in preda al panico. Scatta l’allarme.
Giunti sul posto in seguito alla chiamata, gli agenti della Polizia locale hanno parlato con la madre, che ha riferito loro di essersi fermata per pochi istanti. Ma, appena scesa dal veicolo, la bimba di dieci mesi si è rinchiusa all’interno, facendo scattare il pomello di sicurezza. Poiché la bambina appariva tranquilla, gli agenti hanno richiesto l’intervento di un tecnico per forzare la portiera dell’autovettura. Dopo pochi minuti, tuttavia, la situazione è peggiorata: la piccola si è trascinata fuori dall’ “ovetto” e, cercando di passare sul sedile posteriore, si è incastrata tra i sedili, urlando ed agitandosi a dismisura. «A quel punto – riferisce il comandante Marco Odasso – constatata la necessità di intervenire urgentemente per impedire che la bimba si facesse del male, gli agenti hanno prima di tutto forzato la portiera posteriore sinistra per inserire all’interno un asciugamano – a protezione della bimba da eventuali schegge – e, successivamente, hanno frantumato il finestrino posteriore sinistro del veicolo, potendo così agire sulla maniglia interna di apertura dell’autovettura, fare uscire dal veicolo la piccola e riconsegnarla tra le braccia della madre». Così, tutto si è risolto positivamente.