Si sta concludendo in questi giorni l’iter per l’assegnazione dei rimborsi ai privati che avevano riportato danni durante l’alluvione del 30 maggio 2008.
A 15 mesi dalla tracimazione del Mellea, le somme stanno per arrivare. Si parla di fine mese.
Qualche giorno in più dovranno aspettare invece i titolari delle imprese, la cui posizione è comunque in via di definizione.
Ripercorriamo brevemente la vicenda. Una prima fase, immediatamente successiva all’inondazione, aveva riguardato la quantificazione dei danni. A partire dal luglio 2008, gli alluvionati si erano recati presso un apposito ufficio speciale, dislocato al primo piano del municipio, per dichiarare quanti danni avessero subito: chi aveva perso macchine, chi mobili, chi attrezzature… tutto doveva essere documentato il più possibile.
Dal gennaio scorso, è partita la seconda fase. La Regione ha impartito ai Comuni alluvionati le disposizioni per la ricezione delle domande di contributo: operazione che si è conclusa a marzo.
A Savigliano sono state 157 le domande presentate (parliamo sempre dei privati, non delle imprese), per un totale di 1.314.000 euro di danni dichiarati. Esiste però una franchigia sotto la quale non si può ottenere il rimborso della somma richiesta. Sfrondando dall’elenco coloro che non ne avevano diritto, oltre ad alcuni che hanno presentato ricorsi di vario genere, si è arrivati all’ammissione di 65 domande, accolte in base alle risultanze definitive dei lavori di ripristino effettivamente eseguiti e delle relative fatturazioni, dai quali risulta un importo complessivo di 530.000 euro che verranno rimborsati.
In questi giorni, il Comune informerà i cittadini aventi diritto al contributo circa l’importo che spetta a ciascuno di essi e circa le modalità di erogazione.