Sono le 15.30 di lunedì. Un uomo entra nella filiale del Credito cooperativo di Bene Vagienna in via Saluzzo. Chiede ad un’impiegata di aprire un conto. La cassiera va a prendere gli appositi moduli per farglieli compilare. Ma l’uomo, un cinquantenne entrato a viso scoperto come un normale cliente, rivela le sue intenzioni. Estrae dalla giacca un flacone con del liquido infiammabile e lo getta sul vestito della donna, che rimane sbigottita. Poi la strattona e minaccia di darle fuoco se prova a reagire. Il bandito non è solo nella stanza. I clienti sono tutti usciti, ma rimangono gli impiegati e il direttore.
Il momento è quello giusto: l’uomo va dietro il bancone e svuota le casse. Poi esce e fugge a piedi. Tra gli impiegati, solo tanta paura.
Vengono chiamati i Carabinieri, che giungono sul posto per raccogliere le prime testimonianze utili alle indagini. I militari cercano di capire se ci fosse un complice nascosto da qualche parte in strada o se l’uomo abbia agito solo. Di certo, colpisce “l’arma” usata: non una pistola, non un coltello, non un taglierino, ma quel liquido infiammabile, forse benzina. Un’impronta che potrebbe aiutare a risalire al colpevole.
Nulla è trapelato sull’entità del bottino.