Martedì mattina, nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, si sono svolti i funerali, celebrati da quattro sacerdoti, del prof. Domenico Gullino, per tanti anni primario di Chirurgia all’ospedale SS. Annunziata.
Il prof. Gullino, nato a Saluzzo nel 1928, conseguita la laurea in Medicina all’Università di Torino nel 1953, svolse la professione presso l’Istituto di Patologia Chirurgica fino al 1968, prima come Assistente volontario, poi come Assistente incaricato, infine come Assistente effettivo. Fece parte del gruppetto di medici che utilizzò per primo l’apparecchio di Engstroem, di cui era stato appena dotato il Centro di chirurgia toracopolmonare dell’Università di Torino, per l’assistenza operatoria e l’anestesia. Prima di ricevere, nel mese di luglio del 1968, la nomina a primario di Chirurgia generale presso il nostro ospedale, trascorse dei brevi periodi in Germania per approfondire i suoi studi.
Al SS. Annunziata, la sua giornata di lavoro iniziava presto al mattino e spesso terminava la sera tardi, quando tornava a casa dopo aver trascorso sei ore in sala operatoria, due ore dedicate alle visite dei pazienti, tre ore a studiare ed a scrivere delle relazioni scientifiche, e tre ore pomeridiane di riposo. Dedicava anche del tempo a promuovere iniziative di carattere organizzativo, valse a far progredire il nostro ente ospedaliero fino a fargli assumere una grande importanza nel sistema sanitario piemontese.
Gullino ha dato il suo apporto alla ricerca scientifica in campo sanitario, collaborando a riviste mediche italiane, francesi, tedesche, alla redazione del “Trattato di tecnica operatoria” della UTET e divulgando le sue conoscenze e le sue esperienze in materia tramite numerose pubblicazioni. Nel novembre del 1995, quando cessò la sua attività professionale, la New York Academy of Sciences, fondata nel 1817, consacrò la sua fama mondiale di medico e di scienziato, chiamandolo a far parte del suo consesso di celebri studiosi, tra cui una quarantina insigniti del Premio Nobel.
Quale appassionato cultore di arte, musica e poesia, il prof. Gullino fu un estimatore del Cenacolo “Clemente Rebora”, il quale, con il Comune e il “Lycaeum” di Savigliano, organizzò una serata di poesia e musica in suo onore, svoltasi il 29 marzo del 1996.