Ultimo bilancio per la Giunta Comina. Il documento che prevede entrate e spese del Comune per il 2009 viene varato in questi giorni e rispecchia il momento economico-sociale e politico della città (tra sei mesi, ci sarà un’altra Giunta, dopo le elezioni). «Per questi motivi – spiega l’assessore alle Finanze, Lorenzo Gramaglia, supportato dalla sua ormai proverbiale montagna di documenti cartacei – abbiamo deciso di non vincolare la prossima amministrazione alle nostre scelte. Abbiamo preso decisioni solo sul breve periodo. Per il resto, ci penseranno i nostri successori».
Partiamo con una buona notizia: la legge finanziaria quest’anno impedisce di aumentare le tasse. Perciò, non verranno toccate Ici ed addizionale Irpef. Con il riclassificamento catastale e con la lotta al sommerso, però, almeno sul fronte dell’imposta comunale sugli immobili, la Giunta conta di ricavare 167.000 euro in più rispetto all’anno scorso. Anche la tassa rifiuti non subirà modifiche. Anzi, l’aver superato il 50% di differenziata ci fa ottenere 15.000 euro in più dal Consorzio nazionale imballaggi.
La Finanziaria impone anche di diminuire la spesa pubblica ed il debito (è vietato far ricorso a nuovi mutui). Ed a queste direttive si è attenuta l’amministrazione Comina. «In questi quattro anni di mandato – precisa Gramaglia – abbiamo ridotto di oltre un milione di euro il debito, che nel 2004 era sugli otto milioni. Un bel risultato». Anche per il 2009, Gramaglia & C. hanno scelto di rimanere nei parametri del “patto di stabilità” (anche se i Comuni che lo hanno violato non hanno poi subito quella gran punizione…) e di approvare il bilancio entro il 31 dicembre, senza fare ricorso al cosiddetto “esercizio provvisorio” (con un bilancio spezzettato mese per mese).
Sul fronte dei servizi sociali e culturali erogati, l’amministrazione intende non arretrare di un millimetro e così anche per le opere pubbliche già avviate che, per quanto possibile, saranno portate a compimento.
Infine, i nostri amministratori hanno deciso di non inserire in bilancio né i contributi che arriveranno da Stato, Regione, Provincia e Fondazioni, né quelli da erogare alle associazioni cittadine. Sarà la prossima amministrazione a decidere quale politica attuare in merito, anche sulle manifestazioni culturali e ricreative da sostenere.
Il bilancio pareggia a quasi 20 milioni di euro. «Negli ultimi anni – tiene a precisare l’assessore Gramaglia – la spesa corrente per ogni residente a Savigliano è stata la più bassa fra quella delle sette città principali della provincia. Questo significa che abbiamo sempre garantito i servizi per i cittadini ad un costo conveniente. Anche per il 2009, nell’operare le scelte, abbiamo deciso di comportarci con il criterio del “buon padre di famiglia”». E come si dice qui, nel nostro vecchio e saggio Piemonte, di non fare il passo più lungo della gamba.