Raccolgono firme contro il progetto dei sottopassi di Rfi e Comune

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“Raccolta firme per dire no al sottopasso ferroviario proposto dal sindaco”, si apre così il volantino che molti racconigesi hanno trovato per posta la scorsa settimana, che per contenuti ricorda i manifesti che vennero affissi diversi mesi fa in città, opera del “Comitato dei cittadini consapevoli”, da non confondersi con il “Comitato dei cittadini per un sottopasso sostenibile”. Giovedì scorso, 6 novembre, i promotori - tra cui l'ex consigliere comunale Giorgio Tuninetti - erano presenti per una raccolta firme al mercato. Un chiaro segnale che riporta al tema più discusso e chiacchierato degli ultimi anni in città, i sottopassi.
Nel volantino si fa chiaro riferimento al tema della salute, “il diritto alla salute ed alla qualità della vita viene prima degli interessi politici. È nostro diritto e dovere civico pretendere che ogni intervento sul territorio rispetti i principi fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione: il diritto alla salute, alla sicurezza alla tutela dell'ambiente e alla qualità della vita”.
Nel volantino viene criticato profondamente l'intero progetto: “Noi non possiamo accettare soluzioni improvvisate come quella proposta da Rfi e sottoscritta dal Sindaco e che arrecherà un problema permanente per le generazioni future se non fermata a tempo”.
Il contenuto va poi ad avvisare i cittadini su eventuali problemi che, a detta dei promotori di questa iniziativa, andrebbero a verificarsi: “Il territorio urbano sarà devastato da scavi fino a 9 metri di profondità; la popolazione sarà costretta a subire anni di sfiancanti lavori; la città sarà sottoposta al passaggio quotidiano di camion pesanti nelle zone residenziali; l’ambiente sarà soggetto a dispersione di polvere sottili e inquinamento acustico”.
E ancora, riferendosi ai temi a lungo dibattuti, come alla vicinanza della scuola o ai possibili danni alle abitazioni limitrofe al futuro sottopasso: “Le esondazioni si verificheranno con altissima probabilità in caso di piogge; saranno possibili danneggiamenti agli immobili circostanti l'area; i bambini avranno gravi disagi nel frequentare la scuola dell'infanzia prospiciente ai lavori; la città sarà paralizzata nella sua viabilità essenziale anche per il transito ciclopedonale; la comunità sarà esposta a possibili malattie psico fisiche; non da ultimo vi sarà un aggravio di costi per la cittadinanza dovendosi far carico della gestione del sottopasso in quanto la strada sarà dismessa dalla Provincia al Comune”.
Non resta che rimanere in attesa di ulteriori sviluppi in merito al tema.
di Davide Bergesio
