Prorogata la mostra sugli insetti al Museo della seta

L'esposizione è curata e presentata da Sergio Rastelli
18 Ott 2025   

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Sarà prolungata fino al 30 novembre la mostra “Il Microcosmo degli insetti”, un affascinante percorso espositivo inaugurato lo scorso 13 settembre, presso il Museo Giardino della Seta “Mario Monasterolo”. L’iniziativa, che unisce natura, storia e scienza, offre ai visitatori l’opportunità di avvicinarsi al mondo complesso e sorprendente degli insetti attraverso un approccio divulgativo e insieme educativo.
Curata da Sergio Rastelli, naturalista e appassionato studioso, originario di Casalgrasso, la mostra rappresenta il frutto di una lunga esperienza nello studio dell’entomofauna italiana e di numerose specie esotiche. Rastelli accompagna personalmente i visitatori in un viaggio alla scoperta del ruolo fondamentale che gli insetti svolgono nell’equilibrio degli ecosistemi naturali, spiegandone la varietà, le abitudini e l’importanza per la biodiversità. Il percorso si sviluppa attraverso quindici cassette espositive, realizzate con cura dal volontario Domenico Nelino; ogni teca è corredata da note informative e materiali didattici che aiutano a comprendere meglio la complessità di questo mondo “in miniatura”.

La mostra è anche un omaggio al baco da seta e al suo ruolo storico nel territorio, in linea con l’identità del museo che la ospita.

«Fino ad oggi abbiamo accolto circa cento visitatori; nel complesso un buon bilancio, considerata la particolarità dell’argomento trattato - commenta Rastelli - In questo periodo aggiuntivo speriamo di poter ospitare anche le scuole e gli iscritti all’Unitre. La mostra è aperta il sabato e la domenica, ma anche in settimana sono disponibile per accompagnare chiunque voglia conoscere, scoprire e comprendere meglio il significato dell’esposizione e dei suoi protagonisti».

Racconigi offre, dunque ancora, un’occasione per adulti, studenti e appassionati di ogni età di avvicinarsi al microcosmo degli insetti, tra curiosità, scienza e meraviglia della natura.

di Viviana Cappelli