Furti e truffe, i consigli dei Carabinieri per prevenirli

Il luogotenente Fabio Ferrari ha illustrato i suggerimenti contro i malintenzionati
03 Ott 2025   

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È stato un pomeriggio importante quello di giovedì 25 settembre, presso il Centro culturale saviglianese di piazza Nizza. Importante perché il luogotenente Fabio Ferrari dei Carabinieri ha illustrato i suggerimenti per un’efficace prevenzione contro furti e truffe. Specie quelle contro gli anziani costituiscono un argomento sempre di stretta attualità, un fenomeno in costante aumento, con tecniche sempre più sofisticate che vanno spesso a sfruttare lo scarso feeling tra gli anziani e le nuove tecnologie.

Gli escamotage dei truffatori

Il sottufficiale ha passato in rassegna i tanti escamotage in uso da parte dei truffatori, dall’aiutare la massaia a portare le borse della spesa così da poter entrare in casa al finto avvocato e/o al finto Carabiniere che millantano somme da pagare per un’ipotetica cauzione così da liberare un loro congiunto. Davanti al supermercato, inoltre, non vanno mai lasciati aperti gli sportelli dell’auto dopo aver appoggiato la borsa sui sedili posteriori: i truffatori disturbano la vittima, mentre un complice è pronto a rubare i soldi.

«Attenzione ai presunti aiuti, così come cercate di limitare il vostro spirito di bontà e di altruismo – ha sottolineato – perché i truffatori le studiano tutte per poter entrare nelle vostre case. E ricordate: in Italia il sistema della cauzione – pagare per liberare qualcuno dai guai, come si vede nei film americani, ndr – non esiste. Gli operai di elettricità, gas ed acqua, così come gli impiegati del Comune, di banche non vengono a casa a meno di essere chiamati da voi. Gli appartenenti alle forze di polizia se vengono a casa vostra indossano l’uniforme ed hanno veicoli di servizio. In caso siano in borghese fatevi mostrare il tesserino di riconoscimento con una placca metallica. Se estranei si presentano alla vostra abitazione o vi fermano per strada ingiustificatamente, telefonate al 112, non disturbate mai».

Descrivendo il modus operandi del truffatore, Ferrari ha messo in luce che tre sono le sue caratteristiche per creare uno stato confusionale nella vittima : carpirne la fiducia, promettere un premio da guadagnare, mettere fretta senza dare la possibilità di ragionare. «Tutto è molto veloce – ha detto ancora il sottufficiale dell’Arma – ricordatevi che siamo noi stessi a dare al truffatore le informazioni di cui ha bisogno, specie quando ci chiama al telefono».

Le telefonate da numeri sconosciuti o pubblicitarie

«In entrambi i casi – ha evidenziato Ferrari – non rispondete se non riconoscete il numero o se questo non è presente nella vostra rubrica. E la vostra banca, via messaggio, non vi chiederà mai né di cliccare su un link o di dare codici personali di accesso al conto corrente».

Ci sono poi i social

«Attenzione alle richieste di amicizia da parte di giovani donne o uomini attraenti; il passo successivo sarà quello di dirvi che sono in difficoltà economiche e faranno richieste di denaro – queste le parole del sottufficiale –. Qui i truffatori fanno leva sulla solitudine delle persone».

I furti in abitazione

«Di fronte ai ladri – ecco il suo consiglio – mai compiere atti eroici per tentare di bloccarli così come tenere armi in casa, non si è mai istruiti a dovere nell’usarle». E parlando di legittima difesa, ha spiegato che questa «si verifica in presenza di una violenza imminente e pericolo di vita, perché il nostro Codice penale salvaguardia la vita di una persona e non il patrimonio».

di Paolo Biancardi