Svelati i nomi di coloro che riceveranno il premio dei Fedeli al Lavoro

Resta però il mistero sugli artigiani
19 Set 2025   ,

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Domenica 21 settembre, alle ore 9.30 ad Alba, nella chiesa di San Domenico (via Teobaldo Calissano) si svolgerà la cerimonia di premiazione dei Fedeli al Lavoro e Progresso Economico, organizzata dalla Camera di Commercio di Cuneo.  
Un riconoscimento a chi, con l’esempio di una vita dedicata al lavoro, ha contribuito validamente e proficuamente al progresso civile, economico e sociale della nostra Granda. Un’occasione unica per celebrare e riconoscere il contributo straordinario di uomini e donne che, con dedizione e impegno, hanno contribuito allo sviluppo economico e sociale del nostro territorio. Durante la cerimonia - quest’anno è la 72ª edizione - che vedrà la partecipazione di illustri personalità del mondo imprenditoriale, istituzionale e culturale, saranno anche consegnati i premi speciali “Sostenibilità e innovazione” e “Sigillo d’Oro” 2025.

Commercio

Due sono i premiati: Pierluigi Chiabrando di Verzuolo e Angelo Stoppa di Genola.

Pierluigi Chiabrando inizio l’attività nel 1985 come agente e rappresentante di commercio nella vendita, sia al dettaglio che all’ingrosso, di infissi e serramenti che a tutt’oggi sta ancora svolgendo su tutto il territorio si Savigliano e Saluzzo e non solo (Fossano). «Non mi aspettavo di ricevere questo riconoscimento – ammette – ma mi fa molto piacere».

L’inizio dell’attività per Stoppa avvenne nel 1977 quale agente e rappresentante di commercio nella vendita di prodotti per l’alimentazione di animali. Nel 2001, oltre a quest’attività, affiancò anche quella della produzione di prodotti e di mangimi per animali che svolge ancora oggi nell’azienda mangimi Costamagna presso la sede di Genola.

Agricoltura

Anche qui due sono i premiati: Cesare Roasio di Savigliano, Bartolomeo Ferrero di Racconigi e Francesco Cavallo di Cavallermaggiore.

Agricoltore della frazione di San Salvatore, Roasio ha un’azienda dedita al seminativo e alla coltivazione di ortaggi. «Fin da piccolo – racconta – accompagnavo nei campi mio papà Giacomo, poi da adulto ho fatto mia la sua attività. Dapprima solo seminativo, poi nel 1995 ho aggiunto anche quella di ortaggi, aiutato in entrambe da mia moglie Maria Teresa. Sono felice di aver meritato questo riconoscimento, andrò a ritirarlo ad Alba in compagnia di mia moglie. Non mi aspettavo questo premio, però è un giusto attestato ad una vita di lavoro».

Anche Bartolomeo Ferrero ha iniziato a lavorare in agricoltura da piccolo, aiutando suo papà Stefano nell’allevamento di vacche che negli anni si è trasformato in allevamento di suini, in via Stramiano nei pressi del Centro cicogne. «È molto contento – rivela il figlio Roberto – non se l’aspettavo, ma quando ha ricevuto la conferma è stato felice. Ora è coadiuvante nell’attività agricola che è passata in capo a me».

Nato in località Craveri il 1° marzo del 1941, Francesco seguì i genitori spostandosi in via Macra subito dopo la guerra: nel 1948. Il trasferimento, dovuto ad una spartizione in famiglia della cascina ai Craveri, spinse la famiglia ad andare a lavorare come mezzadri per Gabriele Carignano, che proprio in via Macra aveva la sua azienda agricola. Arrivato a 14 anni, e finiti i brevi studi dell’epoca, Francesco venne immediatamente impiegato nell’azienda di famiglia.

Ai premiati giungano i rallegramenti de “Il Saviglianese”.

E gli artigiani?

Anche quest’anno l’elenco dei premiati è incompleto in quanto l’ente camerale non ha voluto fornire i nomi dei premiati prima della cerimonia. Quelli che trovate – commercianti e artigiani – sono stati trovati da noi presso le associazioni di categoria che hanno aderito alla ricerca.

di Paolo Biancardi