Argini sul Mellea: ecco quando saranno ultimati

Il completamento delle difese spondali potrebbe iniziare in autunno
22 Ago 2025   

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Anche se mancano ancora gli ormai famosi 700.000 euro che il Comune ha chiesto alla Regione, appena possibile potranno cominciare i lavori di completamento delle difese spondali della città. Il Municipio ha infatti già 2,8 milioni in cassaforte e, usando quei fondi, potrà far muovere le ruspe. Intanto, la cifra mancante dovrebbe arrivare nel 2026.

Grazie ad un’interrogazione dell’ex sindaco Giulio Ambroggio (Noi per Savigliano), l’assessore ai lavori pubblici Federica Brizio (Progetto per Savigliano) ha fatto il punto sulla questione sponde.
Il consigliere di minoranza ha chiesto quale fosse lo stato dell’arte in merito al 4° lotto, l’argine a forma di Y a monte della città, al quale manca ancora il braccio che da via Suniglia punta verso la “Madona Granda”, sulla strada per Genola (l’opera permetterebbe il completamento delle difese spondali cittadine). I lavori, ha riferito Brizio, sono progettati e realizzati dal Comune: «Abbiamo 2,8 milioni dalla Regione; mancano 700.000 euro e su questi ci arriverà una risposta, sempre dalla Regione, nel 2026. Il progetto esecutivo è stato approvato il 2 aprile 2025; ora il Comune sta preparando la gara per affidare i lavori che presumibilmente potrebbero iniziare già in autunno e durare 450 giorni».

L’assessore ha anche preso la palla al balzo per dare un aggiornamento sul 5° lotto, ovvero il rifacimento degli argini sul Mellea nell’area di via Alba: «I lavori sono ultimati, resta solo la sostituzione del ponte di via Moreno. È stata posata la passerella e a breve la ditta ci darà il cronoprogramma». La demolizione dovrebbe iniziare il 9
settembre.

A proposito di questo intervento sulle sponde, che serviva a “sbloccare” la nuova area commerciale di via Alba (dove gli argini erano ritenuti insufficienti), il consigliere di minoranza Maurizio Occelli ha chiesto delucidazioni sul fatto che in questi giorni ha appreso dell’apertura di un nuovo negozio in uno dei capannoni. In merito, nel novembre scorso il sindaco aveva di chiarato che «l’apertura è condizionata dalla realizzazione delle
opere spondali e al loro collaudo».

«La frase da me detta corrisponde al vero – ha risposto Antonello Portera –. Gli interventi sono stati
realizzati e completati per come richiesto. Negli uffici sono stati già depositati gli atti». Il primo cittadino, dopo aver letto tutto l’elenco dei documenti, ha concluso: «L’apertura avvenuta e quelle che verranno risultano conformi».
Il consigliere di Fratelli d’Italia si è dichiarato parzialmente soddisfatto ed ha chiesto la documentazione per avere il tempo di esaminarla.

di Guido Martini