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Si è spenta all’età di 92 anni la signora Maria Bo. Era stata fin dagli anni ‘70 la collaboratrice familiare – o come si diceva un tempo, la “Perpetua” – dell’indimenticato abate di Sant’Andrea don Mario Salvagno.
Mariuccia, come era familiarmente conosciuta, lasciò la nostra città alla fine degli anni ‘90, dopo la scomparsa di don Salvagno nel 1997; prestò ancora servizio per qualche tempo al successore l’abate don Sergio Boarino, per poi tornare a Fossano, sua città di origine.
La signora Bo viene ricordata da molti “vecchi” parrocchiani di Sant’Andrea come una persona molto attiva, grande lavoratrice ed estremamente disponibile.
«Ha passato gran parte della sua vita a Sant’Andrea con don Mario e anche con don John quando era vice curato – ricorda l’ex assessore Luciano Botta, molto attivo in parrocchia –. Era un po’ la famiglia di chi viveva nella casa parrocchiale, dove si occupava di tutto, non solo della cura dei sacerdoti che vivevano lì, ma anche di accogliere le persone. Ha seguito anche don Mario nell’ultimo, doloroso, periodo della malattia. Era una presenza discreta, ma costante».
Mariuccia ha svolto il suo servizio anche come cuoca ai campi estivi di Pietraporzio. Molti giovani di allora la ricordano ai fornelli, mentre preparava piatti succulenti per i tanti ragazzi “affamati” di ritorno dalle gite.
La sua abilità in cucina era nota, tanto che il canonico don Domenico Muò, anche lui scomparso, era solito decantare le sue doti menzionandola insieme al suo piatto forte, ovvero i suoi famosissimi tagliolini “paglia e fieno”.
Con la pensione, la signora Bo si era trasferita a Fossano dove vivevano alcuni sui familiari, era comunque solita tornare in città in occasione di qualche ricorrenza.
I funerali di Mariuccia vengono celebrati oggi – mercoledì 21 maggio – alle 10 a Fossano, nella parrocchia di Sant’Antonio Abate. Maria riposerà nel cimitero della città degli Acaja.
di Liliana Cimiero