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«Una grande lavoratrice, una commerciante nata».
Così le figlie ricordano la mamma Miranda Frandino, mancata lo scorso 8 maggio all’età di 83 anni.
“Pina”, com’era chiamata da tutti, aveva iniziato a lavorare negli anni Sessanta nel negozio di alimentari della mamma in corso Roma, poi spostatosi in via Savio. Per un periodo operò come infermiera al Neuro di Racconigi, ma poi tornò al commercio. Con una socia, nel 1972 aprì il chiosco di gelati in piazza d’Armi (quello che c’è ancora oggi). Nel 1977 aprì la cremeria “Cris”, in piazza Santarosa, al posto del bar Allemandi (oggi Caffè della Torre). Come ha anche ricordato don Paolo durante l’omelia del funerale, celebrato lunedì mattina a Sant’Andrea, Pina aveva voluto aprire una bar – in quegli anni, luogo solitamente frequentato dagli uomini – dove anche le signore potessero andare a sedersi a prendere un caffè ed un gelato in compagnia. Nel 1984, un altro cambio: rilevò un negozio di fiori a Cuneo, ma tre anni dopo tornò in città, prendendo la tabaccheria in piazza Santarosa, di fianco all’ottica Fedon. Dieci anni dopo, nel 1997, il ritorno al “primo amore”: una gelateria a Saluzzo, tenuta fino al 2006, quando giunse il tempo del meritato riposo.
Miranda, che viveva in piazza Cesare Battisti, lascia le figlie Ivana, Luisa e Cristina, oltre al fratello Michele