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Avviare azioni congiunte per favorire la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale italiano attraverso l’utilizzo dell’Art Bonus diffondendo le buone pratiche già adottate dai Comuni e promuovendo una conoscenza capillare delle opportunità offerte da questo strumento fiscale.
È l’obiettivo principale del protocollo d’intesa siglato martedì 8 aprile a Roma tra Anci e Ales.
L’intesa, che avrà una durata triennale, punta a identificare strumenti e linee guida per facilitare l’attuazione dell’Art Bonus, un regime fiscale agevolato che permette ai donatori di ottenere un credito d’imposta pari al 65% delle erogazioni effettuate. Ma non è solo una questione di numeri: come sottolinea Manfredi, «il mecenatismo è un atto di generosità e responsabilità sociale», un investimento nel futuro culturale del nostro Paese.
Fabio Tagliaferri, dal canto suo, ha evidenziato come l’Art Bonus si sia rivelato uno strumento vantaggioso non solo per la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, ma anche per potenziare il ruolo economico dei privati al fianco delle istituzioni. Ales, infatti, coordina l’attività di gestione e promozione dell’Art Bonus per conto del Ministero della Cultura, e questo nuovo protocollo rappresenta un ulteriore passo avanti nel rafforzare il lavoro sul territorio.
Ad oggi, più di 1200 comuni sono registrati al portale Art Bonus, con oltre 1100 raccolte fondi attive e più di 1500 chiuse con successo. Carolina Botti, direttrice e referente Art Bonus per il MiC, ha ricordato questi numeri che testimoniano l’efficacia di questo strumento nel rivitalizzare il tessuto culturale e sociale delle comunità italiane.
Il protocollo d’intesa tra Anci e Ales non è solo un accordo burocratico, ma una vera e propria chiamata all’azione per tutti coloro che credono nel valore della cultura. Con iniziative di comunicazione e formazione, sia a livello territoriale che nazionale, si punta a diffondere ulteriormente il mecenatismo culturale, soprattutto in aree come il Sud Italia, dove l’Art Bonus è stato finora poco utilizzato.