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Un generale cordoglio ha stretto tutta la comunità cavallermaggiorese alla notizia della scomparsa, venerdì 28 marzo, del concittadino Pasquale Bertaina.
Nato il 21 ottobre 1934 in località Vivalda, Pasquale crebbe in una numerosa famiglia (ben 4 fratelli e 3 sorelle). Appena giunta l’età per il lavoro, venne impiegato immediatamente come garzone presso qualche muratore, operando anche nella ricostruzione di Torino. All’epoca molti giovani, usando il treno, si recavano nel capoluogo piemontese, che si stava rapidamente espandendo.
Compiuti i 18 anni, Pasquale partì per la leva militare e, come molti giovani delle nostre terre, venne arruolato negli Alpini. Questa appartenenza, finito il periodo di leva, non si interruppe mai. Fino alla fine, l’essere un Alpino è stato un suo grande motivo di orgoglio (ne è stato conferma il picchetto organizzato per le esequie).
Nel 1963 arrivò il matrimonio con Giovanna Maria Cravero; dall’unione nacquero Paola (nata nel 1967) e Barbara (nata nel 1976).
Con la pensione (a metà degli anni ’90), Pasquale poté coltivare maggiormente quelle che sono state le sue grandi passioni. Iscritto all’Ana (Associazione nazionale Alpini), è stato un grande frequentatore delle loro attività (innumerevoli sono i raduni a cui ha partecipato) come anche di quelle della bocciofila San Pietro. Nella nuova casa in via XXIV Maggio con un grande spazio all’esterno, Bertaina coltivò la passione per l’orto. Sempre negli anni ’90 iniziarono ad arrivare i primi nipoti e la vita da nonno.
A sconvolgere la sua vita nel marzo del 2010 ci fu la perdita della figlia Paola, commerciante, mancata a soli 42 anni a causa di una malattia.
Ad accompagnarlo ancora negli ultimi tempi c’è stata la passione per la montagna e raccolta dei funghi, in particolare nella casa (da lui costruita) al Bricco di Venasca, dove passava le estati. Legati a quella passione sono diversi i ricordi dei nipoti sulle numerose gite in montagna insieme.
Il signor Bertaina ha concluso nella sua casa la propria esperienza terrena a 90 anni. Pasquale lascia la moglie Maria, la figlia Barbara, gli adorati nipoti Ilaria, Andrea, Federico e Alberto. Le sue esequie si sono svolte lunedì 31 marzo nella chiesa di san Michele. La salma è quindi stata tumulata nel cimitero cittadino.
La redazione de “Il Saviglianese” porge sentite condoglianze alla famiglia.
di Federico Mattio