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«Desidero assicurare che ci sarà una ripiantumazione in egual numero delle piante tolte».
Questo è il succo del nuovo episodio della questione “motoseghe”. L’amministrazione comunale, nella persona del sindaco Davide Sannazzaro, risponde al concittadino Federico Sandrone. Quest’ultimo, la scorsa settimana, aveva inviato una lettera ai giornali per protestare sul taglio di diversi alberi – querce – nel giardino retrostante le Scuole medie e la nuova biblioteca, costeggiante via Pescatori.
Nella risposta, il sindaco ammette che avrebbe potuto dare alcune informazioni prima di procedere al taglio e poi enuncia alcune motivazioni che hanno spinto l’amministrazione a procedere in tal senso. «L’area intorno alla biblioteca – sostiene – comprendente anche la sede Scout, il cortile delle scuole e la sede del magazzino della Pro loco, è ancora da ultimare e per concluderla è stato dato un incarico ad un architetto ed al contempo anche ad un agronomo proprio per capire come gestire gli alberi attualmente presenti e scegliere quelli da piantare in futuro. Ad oggi abbiamo scelto di destinare a quell’area duecentocinquantamila euro provenienti da fondi europei FSC da spendere entro il 2028».
Proprio la valutazione dell’agronomo ha messo in luce la poca stabilità e sicurezza delle querce per il poco spazio di crescita che hanno le radici a causa della vicinanza con il muretto. «Le piante erano meno stabili di quanto potrebbero – sottolinea Sannazzaro – e quindi pericolose. Prova ne è che una di queste querce, nonostante fosse sana, sia caduta durante l’ultimo evento di vento forte e si sia accasciata sulla strada».
«La nostra attenzione al verde – conclude il sindaco – e alla qualità dell’aria della nostra città è dimostrata dall’aver autorizzato una centralina di monitoraggio nei pressi del Tennis e dalla partecipazione al progetto Punctures che dal 2022 ad oggi ha messo a dimora circa mille alberi».
di Federico Mattio