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Dopo i risultati della mattina, nel pomeriggio di martedì 10 dicembre si è disputata la finale della staffetta 4×100 stile libero femminile. Nel corso delle batterie, l’Italia ha fatto la nuotata più veloce del mattino, con la squadra composta da Sofia Morini, Chiara Tarantino, Emma Virginia Menicucci e la saviglianese Sara Curtis che ha fatto registrare un tempo di 3:29.86 – a un passo dal record assoluto della staffetta femminile di 3:29.48. Unica squadra a scendere sotto le 3:30 questa mattina, l’Italia ha accumulato un discreto vantaggio su molte altre squadre, ma è stata inseguita da vicino da Germania e Stati Uniti.
Con un personale di 51.30, Sara ha sfornato una delle migliori frazioni lanciate mai nuotate in Italia e la seconda in assoluto fra quelle della mattinata di martedì alla Duna Arena.
Un sogno, tuttavia, rimandato quello della nostra 4×100 stile libero femminile: le azzurre migliorano il tempo nuotato al mattino, ma il computo di 3.29.58 non è sufficiente per il podio e neanche per il primato nazionale (3.29.48), ma la giovane età e l’entusiasmo faranno la differenza nel prossimo futuro. Dominano gli Stati Uniti con il record del mondo (3.25.01) con Gretchen Walsh al suo terzo primato del mondo in meno di 24 ore. Sul podio iridato salgono Australia e Canada.
«Ho patito l’adrenalina pre-gara – ammette Curtis – La staffetta sta crescendo. La medaglia arriverà».
Nella mattinata di mercoledì 11 dicembre, invece, la nuotatrice saviglianese è stata impegnata con le batterie dei 100 stile libero femminile: il tempo di 52.51 le vale il terzo tempo nella sua batteria, dietro a Haughey e Anderson, e mette in cassaforte il passaggio alle semifinali di questo pomeriggio (dalle 17.30 in poi).
«Non benissimo il tuffo, la sua specialità, in cui è rimasta troppo in profondità. Per il resto, la sua gara è stata di alto livello» il commento dei telecronisti Rai.
Ma la semifinale di mercoledì pomeriggio è andata peggio del previsto: 15° e penultimo tempo totale per Sara Curtis, il 7° nella sua stessa batteria, che si traduce in un 52.80 (ben distante dal tempo del mattino e soprattutto dal suo personale di 52.37 firmato il mese scorso a Riccione) che non le concede l’accesso alla finale di giovedì pomeriggio.
Delusione evidente da parte della stessa Curtis: «Non sono per nulla soddisfatta – ha affermato ai microfoni della Rai – Speravo di fare molto meno rispetto a questa mattina. Bisogna capire che cosa è mancato, vuol dire che dovremo lavorare di più, Sto lavorando molto su questa distanza».
Ma l’azzurra prova a mettersi alle spalle il passato per pensare al futuro: “Domani (giovedì 12, a partire dalle 9, ndr) c’è il 50 dorso, ci sono molte opportunità in questa settimana».
Poco distante dal podio anche la staffetta 4×50 mista mista: convincente la prova in chiusura della Curtis, ma che non è bastato per salire sul podio. 1.36.80 il tempo definitivo, per un quinto posto dietro Australia e il podio formato da Usa, Canada e Stati Neutri.
Le parole della saviglianese al termine della gara: «Sorrido per il crono basso e aver preso parte a questa staffetta, la mia prima volta. Ho gestito bene questi 50, si può fare bene anche domani. Questa Italia può proseguire bene, siamo tutti forti e non vediamo l’ora di andare avanti».
Titoli di coda al termine della seconda giornata dei Mondiali: per la nostra Sara la medaglia, almeno per il momento, non vuole arrivare.