Don Claudio Lerda si è preso un periodo di pausa

Lo ha annunciato il vescovo di Saluzzo mons. Cristiano Bodo
30 Ott 2024   ,

Il Saviglianese è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriverti gratuitamente al canale ed essere sempre aggiornato sulle ultime novità.

Da sabato pomeriggio a Villanova e Ruffia, ma anche a Scarnafigi e a Torre San Giorgio non si parla d’altro. La notizia, giunta inaspettata ai fedeli delle quattro parrocchie unite nella Fraternità di pianura, è che il parroco don Claudio Lerda si è preso un periodo di pausa e di ripensamento, a partire da mercoledì 23 ottobre. Ad annunciarlo, una breve comunicazione del vescovo di Saluzzo mons. Cristiano Bodo che è stata letta durante le celebrazioni delle messe dello scorso week-end.
Leggendo tra le righe nelle parole pausa e ripensamento si può scorgere tutto e il contrario di tutto, probabilmente dovuti a una certa stanchezza manifestata nell’ultimo periodo.

Don Claudio Lerda, originario di Busca, era stato ordinato sacerdote il 6 maggio 1995 e dall’ottobre 2005 è parroco a Villanova, sostituendo don Gullino e don Ardusso. Sempre da quell’anno è parroco a Torre San Giorgio; negli anni, poi, aveva avuto dal vescovo anche la parrocchia di Scarnafigi e, “in solidum” con don Silvio Sartore fino al 2020, quella di Ruffia che poi teneva da solo. Negli anni molte sono state le opere realizzate a Villanova, dall’avviare il restauro delle sale della canonica al donare in comodato d’uso al Comune la Confraternita, dal busto di San Giovanni Paolo II posto nella cappella invernale al restauro di alcuni dipinti ora posizionati nella canonica. Attualmente, oltre ad essere la guida spirituale delle quattro comunità era anche incaricato diocesano del Gruppo Coro J4Joy, il cui nome significa “uniti nella gioia” perchè riflette il piacere di cantare insieme e condividere la gioia con chi ascolta. Era molto attento ai giovani, che sapeva intercettare fin da piccoli, col catechismo e la pastorale dei ragazzi, oltre che con la messa dei giovani, iniziativa “presa in prestito” dal suo grande amico, il vescovo di Pinerolo mons. Derio Olivero.

di Paolo Biancardi