Consegnati gli "Aratri d'oro": premiato anche un cavallermaggiorese

Il Saviglianese è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriverti gratuitamente al canale ed essere sempre aggiornato sulle ultime novità.
Al termine dell’annuale assemblea di Confagricoltura Cuneo, tenutasi giovedì 4 luglio a Pianfei, si è svolto il tradizionale momento della consegna degli “Aratri d’oro”, riconoscimenti che Confagricoltura attribuisce ad agricoltori suoi associati che si sono particolarmente distinti nella loro attività. Sono stati premiati: Renato Lungo di Saluzzo, Marina Marabotto di Mondovì, Domenico Marengo di Savigliano e Alfredo Roagna di Alba. Ai fratelli Lando, Francesco, 18 anni, e Cristian, 14 anni, giovani malgari con un’azienda agricola famigliare a Caraglio, è andato il premio “Orgoglio agricolo” in riconoscenza della passione dimostrata per l’allevamento e per la montagna e per l’impegno profuso nel tramandare l’antica pratica della transumanza. Di seguito una breve biografia dei premiati.
Domenico Marengo, per gli amici “Nuccio”, nasce a Cavallermaggiore il 28 giugno 1954, da una famiglia di agricoltori dedita alla coltivazione di cereali e all’allevamento di bovini, e fin da giovanissimo inizia ad aiutare i genitori nei lavori in azienda.
Nel 1981 si sposa con Flavia Solavaggione, con cui intraprende il commercio dei cereali. Negli anni successivi la famiglia si allarga, con la nascita di Andrea nel 1983 e di Daniele nel 1991, che già da piccoli mostrano interesse per l’attività agricola.
Nel 1991 Domenico decide di ampliare l’azienda, con l’istallazione di un nuovo impianto di essicazione e stoccaggio dei cereali e la costruzione di un silos e di un capannone. Lo spirito imprenditoriale e l’intuizione dell’importanza di diversificare lo portano a sperimentare nuove opportunità, approcciando nel 1997 alla coltivazione della barbabietola da zucchero e nel 2000 al pomodoro da industria, fino alla realizzazione nel 2009 di una centrale di biogas da 1 MW che porta alla fondazione della Cooperativa Riofreddo con il figlio Andrea e il cognato Dario. Negli anni successivi, prosegue l’investimento nel biogas con la costruzione, insieme altri soci, dell’impianto “Miglioramento energia” da 1 MW a Savigliano e di quello “Bioenergy” da 527 KW a Virle Piemonte. Nel frattempo, Domenico acquista un’impresa cerealicola nell’Alessandrino, convertendo parzialmente la produzione nel pomodoro; inoltre, nel 2018, introduce in azienda la coltivazione del fagiolo nano a pieno campo. Domenico conduce oggi un’azienda agricola di 300 ettari moderna e all’avanguardia sui temi della sostenibilità ambientale, in cui si applicano metodi innovativi per l’irrigazione che contribuiscono al risparmio idrico.

