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Bene ma non benissimo il 60° Settecolli IP per la saviglianese Sara Curtis. Agli Internazionali di nuoto disputati a Roma, infatti, la portacolori del CSRoero si era presentata per andare a caccia di un ulteriore pass per le Olimpiadi di Parigi: già qualificata per la categoria dei 50 stile libero, in cui ha sempre eccelso nelle varie competizioni, Sara è scesa in vasca alla ricerca della qualificazione di almeno una specialità fra i 50 farfalla e i 100 stile libero. Purtroppo, è stato un nulla di fatto.
Nella mattinata di venerdì 21 giugno, Curtis ha avuto a che fare con le batterie dei 50 farfalla: tuttavia, il tempo di 55.17 (il 19° assoluto) non le è bastato per rientrare nella griglia delle finaliste del pomeriggio (dove si è imposta la svedese Sarah Sjöström, con un tempo di 24.73 che ha infranto il record della competizione proprio da lei siglato ben 6 anni prima).
Segnali maggiormente positivi dalla mattinata successiva, quella di sabato 22, dove Sara era impegnata nelle eliminatorie dei 100 stile libero: qui, la piemontese ha strappato la decima piazza, ma il tempo di 55.04 le è valso solamente la partecipazione alla Finale B, dove ha chiuso in quarta posizione (anche qui, dominio della Sjöström: la classe ’93 ha cancellato il 52.64 della hongkonghese Haughey siglato agli scorsi Settecolli in 52.57).
Il top è giunto nella terza e ultima giornata della manifestazione: nelle qualificazioni di domenica 23, Sara ha nuotato ad un decimo dal suo record italiano (24.56) siglato agli scorsi Assoluti di Riccione. La 17enne di Savigliano ha toccato in 24.66, comunque sotto al precedente primato italiano di Silvia Di Pietro (24.72), valso il terzo crono. Davanti a lei due svedesi: ancora la fuoriclasse Sarah Sjöström – a caccia del tris dopo i successi nei 100 sl e nei 50 farfalla – in 24.06 e Michelle Coleman in 24.59.
Copione rispettato nel corso del pomeriggio: in finale, Curtis ha strappato il terzo tempo (24.64), restando sempre dietro alla coppia svedese Coleman (24.59) e Sjöström (23.75, terzo record della competizione infranto dalla primatista mondiale). Medaglia di bronzo, dunque, per l’atleta allenata da Thomas Maggiora, probabilmente già con la testa a Parigi.