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Padre Nazaire Kossou è il nuovo cappellano dell’ospedale e della casa di riposo. Dallo scorso 1° giugno sostituisce don Dino Patrito che, dopo 24 anni di servizio, ha lasciato per la pensione.
Don Dino è stato cappellano al SS. Annunziata negli ultimi 24 anni (aveva iniziato nell’ottobre 2000 al posto di don Domenico Oggero). Un servizio, il suo, attento, garbato e sempre vicino ai ricoverati anche nel periodo difficile della pandemia, quando ha continuato a stare accanto ai malati che ne facevano richiesta e a portare loro, con le necessarie precauzioni, il conforto religioso ed anche, avvalendosi della preziosa collaborazione delle infermiere, l’eucaristia. Don Patrito è stato pure un prezioso collaboratore dei parroci della città, celebrando alcune messe nelle parrocchie e occupandosi, negli ultimi tempi, del Santuario della Sanità. Oggi sessantasettenne, non smetterà di fare il cappellano ospedaliero, ma si trasferirà alle Molinette di Torino dove collaborerà, con un impegno meno gravoso, con altri sacerdoti nel servizio spirituale accanto ai malati.
Il suo sostituto, Padre Nazaire, entrerà in servizio a pieno regime dal prossimo 1° settembre, ma ha già cominciato a prendere confidenza con il SS. Annunziata e la “Chianoc”. Il sacerdote originario del Benin ha 57 anni. Dopo aver preso i voti nel Paese africano è per qualche tempo parroco in Africa per poi trasferirsi in Italia, dove ha approfondito gli studi proprio sulla Pastorale della salute. Dopo un breve periodo nella capitale si è spostato a Torino, dove ha svolto il suo servizio in alcune parrocchie e poi come cappellano ospedaliero prima a Moncalieri, successivamente al Mauriziano di Torino ed infine alle Molinette.
di Liliana Cimiero
L’INTERVISTA COMPLETA ALL’INTERNO DEL GIORNALE.