La città commossa per la perdita di Aldo, decano dei barbieri

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La città di Savigliano ha salutato Aldo Toma, decano dei barbieri. Se n’è andato giovedì 9 maggio all’età di 87 anni.
Era arrivato a Savigliano nel 1955, emigrato dalla Puglia. Allora trovò lavoro come apprendista nella bottega del barbiere Ferrato, in corso Roma. Imparato da lui il mestiere, ne rilevò il salone. La sua era la classica bottega del barbiere di una volta (ne aveva mantenuto anche gli arredi), dove si andava non solo per shampoo e taglio, ma dove si passava pure per fare quattro chiacchiere di attualità, politica, vita cittadina e calcio (anche perché Aldo era tifoso juventino e spesso andava allo stadio).
Toma era impegnato nel volontariato: ogni settimana andava alla casa di riposo ad acconciare gratuitamente gli ospiti. Era anche donatore del sangue, medaglia d’oro Avis. Nel suo lavoro, negli anni ebbe sempre al suo fianco degli apprendisti, proprio per tramandare la professione ai giovani. Una volta in pensione, ha lasciato il negozio a uno di loro, Luca Lenta, ma altri che hanno imparato il mestiere da lui hanno aperto un proprio salone.
Tutti ricordano Aldo come persona dal buon carattere, generosa e di cuore.
Il suo funerale è stato celebrato venerdì 10 al pomeriggio alla Pieve. Lascia la moglie Lucetta Eandi e i figli Claudia e Fulvio con le rispettive famiglie.
