Piscina in vendita, il Comune ne diventa unico proprietario

Il rimanente 50% è attualmente di proprietà di Banca CRS

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In tutto questo tempo, la questione è sempre rimasta un po’ sullo sfondo – o sul fondo, trattandosi di vasca d’acqua – ma l’impianto natatorio della nostra città, sebbene sia “piscina comunale”, è di proprietà al 50% della Banca Cassa di risparmio di Savigliano. Ancora per poco, però, perché nel Consiglio comunale di stasera, mercoledì 28 febbraio, a meno di colpi di scena, l’aula formalizzerà l’acquisto da parte del Comune dell’intera piscina, pagando 10.000 euro la metà della banca.

Correva l’anno 1971, e precisamente il 18 giugno, quando il Consiglio comunale di allora – sindaco era l’avvocato Enrico Graneris – approvò con la Cassa di risparmio una convenzione per la realizzazione di una piscina pubblica in località Becco d’Ania. Con quell’accordo, la città diventava “di diritto proprietaria per una metà della piscina medesima”, mentre la restante quota rimaneva di proprietà dell’istituto di credito di piazza del Popolo.

Secondo la civica amministrazione – come si legge nella delibera che verrà votata questa sera – “la realizzazione dell’impianto con la compartecipazione finanziaria del Comune e della Banca CRS si è rivelata in grado di favorire l’aggregazione sociale e, al contempo, di attrarre atleti di fama nazionale ed internazionale”. E in effetti fin dall’inaugurazione dell’impianto, il 16 settembre 1972, Savigliano ospitò gare di nuoto e tuffi di grande livello, con campioni come Di Biasi, Cagnotto e Albonico. Senza dimenticare che ancora oggi è fucina di campioni, non ultima la nostra giovane campionessa Sara Curtis.

ULTERIORI DETTAGLI ALL’INTERNO DEL GIORNALE.

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