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Una stagione “dalle stelle alle stalle” per i Gators che, se a inizio stagione puntavano fortemente ai playoff, ora si ritrovano a dover lottare per mantenere la categoria: il ko rimediato domenica 18 febbraio a Saluzzo ha condannato gli Alligatori di Dellarovere a dover disputare i tanto temuti playout, in programma con il primo match domenica 25 contro Val Noce.
«Dopo l’addio di Vidili ci siamo trovati in una situazione difficile e dopo il ko nel derby dovevamo vincerle tutte per ottenere la salvezza diretta: erano arrivate delle vittorie e a Saluzzo avevamo la possibilità di farcela, il gruppo è rimasto unito e si è giocato la permanenza in categoria fino all’ultimo, contro una squadra rinforzata e in forma su un campo ostico – ammette il tecnico Pietro Dellarovere – La partita coi marchionali è stata ben giocata, partendo bene, ma nel secondo quarto eravamo +8 e siamo andati all’intervallo a -9: i tanti problemi di falli ci hanno penalizzato, arrivando con diverse assenze al finale di gara».

La paura di retrocedere non appartiene al mondo Gators: «Ora ci aspettano i playout, eravamo consci di questa possibilità e li affrontiamo con grossa tranquillità, perché abbiamo i mezzi, ma essendoci solo 3 posti per restare in Divisione Regionale 1 sarà veramente tosta – continua il coach – Non conosco personalmente Val Noce, ma i miei assistenti sì: guardando la storia, gli Alligatori contano una vittoria e una sconfitta; insomma, è alla nostra portata ma non sarà affatto facile vincere in trasferta. Se l’ultima del Girone Poule retrocede direttamente, noi puntiamo ad andare fino in fondo alla fase a eliminazione diretta: ci sono ancora due mesi e mezzo di lavoro e partite, se tutto va bene potremmo andare avanti sino a giugno inoltrato».
Nonostante la missione di inizio stagione sia stata smontata e, anzi, addirittura ribaltata, c’è consapevolezza all’interno del roster: «L’obiettivo iniziale era andare ai playoff, eravamo partiti con 3 vittorie di fila, però abbiamo faticato a risollevarci dalle difficoltà e la squadra non è mai uscita mentalmente dalla propria crisi: le sfide con Carmagnola e Nichelino ne sono state lo specchio – commenta il giovane allenatore – Sotto la mia gestione abbiamo appianato alcuni problemi, e, anche se non è bastato per evitare i playout, perlomeno abbiamo lasciato alle spalle la crisi. L’importante è arrivare pronti fra due mesi e mezzo per la fase a eliminazione diretta: a metà maggio si deciderà tutto nel giro di 4 gare».
«Se resto? È la mia seconda esperienza lontano dalla mia terra, Genova – conclude Dellarovere -, qui mi trovo benissimo anche se c’è tanto lavoro da fare (seguendo anche diverse categorie giovanili), e spero di rimanere a lungo, nonostante non possa dare garanzie: preferisco vivere alla giornata, seguendo letteralmente la filosofia del “Carpe Diem”».
di Alessio Bessone