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Lunedì pomeriggio a San Giovanni è stato dato l’ultimo saluto a Francesco Desaymonet, 80 anni. In gioventù era stato un ottimo ciclista, gregario di campioni come Eddy Merckx ed Italo Zilioli.
“Cecu”, com’era familiarmente chiamato, era nato a Rivoli il 20 aprile 1943. Come riporta il cronista esperto di ciclismo Franco Bocca, Francesco aveva cominciato a correre con i colori della Rostese, passando poi, tra i dilettanti al Centro Sportivo Fiat, vincendo numerosi trofei tra il 1966 e il 1968, tra cui una tappa del Giro di Gran Bretagna in maglia azzurra nel 1967. Nel 1969, il passaggio al professionismo nella Faema, lo squadrone diretto da Vincenzo Giacotto e capeggiato da Eddy Merckx. Con quei colori ottenne il 3° posto nel Giro delle Marche e l’8° posto nella prova unica di Campionato italiano. Dopo un’altra stagione con Merckx ma anche con Italo Zilioli, Desaymonet decise di ritirarsi. Nella nostra città, dove Francesco si era stabilito con la moglie Giovanna Rubiolo, aveva un’attività commerciale di vendita acqua. Tuttavia, non dimenticò lo sport e trasmise la passione per il ciclismo ai figli Claudio e Laura, che diedero le prime pedalate agonistiche indossando i colori dell’Ardens.
La notizia della sua morte ha suscitato profondo cordoglio nel mondo ciclistico piemontese e nella comunità saviglianese.