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“Cavallerleone, paese della seta”. È questa la presentazione che accoglie il visitatore quando entra in municipio. Soprattutto da quando è stato donato al Comune un plastico del setificio Ceriana: sono due pannelli, uno all’ingresso del vano scala sorretto da un treppiede di legno con scritto “La via della seta” e l’altro, alto a misura d’uomo e posizionato a metà delle scale, che raffigura il filatoio “Gioanetti Ceriana”, emblema della storia della seta. Quest’ultimo è un’imponente struttura settecentesca caratterizzata da una considerevole facciata con torre, simbolo di quell’industria della seta che ha caratterizzato Cavallerleone tra il XVIII e il XIX secolo.
L’edificio è considerato ancora oggi tra le testimonianze più significative di archeologia industriale piemontese e spesso, in tutti questi decenni, meta di numerose visite didattiche. L’edificio deve il proprio nome alla famiglia “Ceriana”, proprietaria dell’immobile tra il 1846 e il 1933. La produzione della seta cessò nel 1936. Dato il grande interesse e le assidue visite degli studenti della facoltà di Architettura dell’Università di Torino, negli anni 90 all’interno del laboratorio modelli della facoltà fu costruito un plastico in scala 1:50. La costruzione, che fu curata nei minimi particolari, rappresenta tutto l’edificio nel suo complesso: la facciata dal lato strada, tutta la parte interna del cortile, con i finestroni delle grandi camerate dove si svolgevano le lavorazioni della seta. Ora, la professoressa Patrizia Chierici, appassionata conoscitrice del filatoio, ha manifestato la volontà e la richiesta di donarla al Comune, idea presa in considerazione ben volentieri dal sindaco Giovanni Bongiovanni. Il plastico è stato portato a Cavallerleone dove per ora è stato collocato nella sala della biblioteca civica, dal momento che occorrerà eseguire qualche ritocco. In seguito, verrà data una sistemazione definitiva.
«Ringrazio la professoressa Patrizia Chierici – sottolinea il primo cittadino – che ho avuto modo in questi anni di conoscere e che insieme ai suoi studenti ha sempre preso con la dovuta considerazione questo importante monumento che rappresenta sia la storia che l’economia fino all’inizio del 90 di Cavallerleone. Ancora oggi questo antico edificio è meta di percorsi turistici programmati, in particolare dalle associazioni Octavia e Le Terre dei Savoia».