Pochi giorni prima di Natale è stato demolito il martinetto di Levaldigi.
La sua costruzione risale sicuramente al periodo successivo alla costruzione della bealera del Molino, che risale alla seconda metà del XIII secolo e che deriva acque dal Mellea. L’edificio attuale, nelle parti più antiche, risaliva all’inizio del ‘600 ed era costituito da due corpi di fabbrica contigui, uno che ospitava l’abitazione del fabbro e alcuni depositi, l’altro l’ambiente di lavoro. Quest’ultimo era delimitato da una muratura a mattoni a vista e coperto da un tetto a falde con capriate in legno e manto in coppi.
L’impianto, la cui attività è cessata nel 1985, era mosso da tre ruote idrauliche in ferro, collegate con i magli e alla soffieria. Accanto ai magli, le forge e le incudini. Nella tettoia verso il cortile c’erano una mola ed un trapano. La produzione consisteva in chiodi, oggetti metallici vari e utensili per l’agricoltura.
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