Capodanno con “le signorine delle sere parigine”: perché no? Lolò, Dodò, Jujù, Cloclò, Margò e Frufrù aspettano il pubblico per brindare al 2024 nell’ormai tradizionale concerto promosso al teatro Milanollo dagli Amici dell’ospedale e dagli Amici della musica: l’appuntamento è per lunedì 1° gennaio alle ore 17.
Ebbene sì, per la prima volta i brani capodanneschi cederanno il passo all’operetta. Quest’anno (o il prossimo, si vous préférez) sarà di scena “La vedova allegra” di Franz Lehár, su libretto di Victor Léon e Leo Stein, nell’allestimento proposto dalla Compagnia d’operette Elena D’Angelo, specializzatissima nel settore. La compagnia arriverà in forze: sul palco saliranno dieci cantanti ed attori con un corpo di ballo, mentre l’orchestra si accomoderà nell’apposita fossa.
L’operetta d’inizio Novecento prende ispirazione dall’Attaché d’ambassade di Henri Meilhac (1861): a Pontevedro, uno staterello (immaginario) ai confini dell’impero asburgico, le casse pubbliche sono in gravi difficoltà. Solo Anna, la ricca vedova del banchiere Glawari, sposando un pontevedrino in seconde nozze, potrebbe risanare i forzieri dello Stato. Il barone Zeta, ambasciatore pontevedrino a Parigi, approfitta dunque di una festa organizzata in ambasciata per far incontrare Anna e il conte Danilo, sua antica fiamma. Il resto della storia lo scopriremo tra i velluti e gli ori del teatro Milanollo.
E veniamo ai biglietti, la cui caccia è cominciata martedì nella sede degli Amici dell’ospedale, in via Miretti, angolo piazza Santarosa. I prezzi sono invariati dallo scorso anno: accaparrarsi un posto in platea e palchi costa 30 euro, 25 in galleria e 20 nel loggione. La prevendita continua sabato 23 e sabato 30 dicembre dalle 9 alle 12. Eventuali tagliandi rimasti saranno venduti al botteghino del teatro dalle 15.30 di lunedì 1° gennaio, ma è bene non confidare troppo in quest’ultima soluzione, visto che si rischia di rimanere a secco. E, in occasione del brindisi, sarebbe proprio un peccato.
di Guido Martini