Fumata nera dall’ennesima assemblea dei soci di Acciaierie d’Italia Holding, la società che gestisce gli impianti in tutta Italia dell’ex Ilva, tra cui lo stabilimento racconigese nell’area industriale verso Carmagnola. L’incontro si è tenuto lo scorso mercoledì 6 dicembre; l’esito è stato un rinvio al prossimo 22 dicembre, data in cui si aggiornerà nuovamente l’assemblea.
Ancora un nulla di fatto, quindi, sul futuro del polo siderurgico nazionale e locale, che lascia i lavoratori in una situazione d’incertezza ormai cronica. Al tavolo della riunione, il socio pubblico Invitalia (con il 38% delle azioni) e il gruppo privato franco-indiano ArcelorMittal (che detiene la maggioranza delle quote, pari al 62%) avrebbero dovuto trovare un’intesa sulle tematiche più urgenti, così da dare continuità all’azienda, ma il braccio di ferro tra i due attori coinvolti non è ancora destinato a chiudersi.
A chiedere il rinvio è stato il socio pubblico Invitalia, dopo che il privato ha continuato a manifestare l’indisponibilità a intervenire finanziariamente per l’azienda che si trova in uno stato di grave difficoltà economica: i problemi in questione riguardano l’attuale crisi di liquidità (servono più di 300 milioni per pagare le bollette), oltre alle decisioni da prendere in termini di strategie di gestione negli anni a venire, con investimenti necessari stimati anche in 5 miliardi.
In vista del prossimo incontro, il Governo guidato dalla premier Giorgia Meloni dovrà capire che strada prendere. La soluzione, per Invitalia, potrebbe essere quella di passare in maggioranza, dall’attuale 38 al 60%, con conseguente cambio di amministrazione-governance. Ma c’è la soluzione più estrema, quella di ricorrere alla legge Marzano, la quale prevede che un socio pubblico (con almeno il 30% di una società strategica) possa richiedere l’amministrazione straordinaria, dopo segnalazione al Cda (Consiglio di amministrazione).
Mercoledì 20 dicembre una delegazione governativa incontrerà i sindacati a Palazzo Chigi, per discutere in particolare di rilancio industriale e di tutela dei posti di lavoro. Le organizzazioni dei lavoratori rimangono dubbiose, ma quel che è certo è che una possibile (e probabile) nazionalizzazione dell’ex Ilva porterebbe sicuramente qualche cambiamento, in positivo si spera, anche per il sito di Racconigi.
di Massimo Tabusso