Missionari nel sud dell’Uganda. Sara e Marco sono due giovani sposi originari del nord del Piemonte, ma anche un po’ saviglianesi d’adozione. Entrambi trentatreenni, dopo un’esperienza di vita comunitaria in Italia, hanno deciso di lasciare tutto per seguire il loro cuore e dedicarsi a chi vive nel “sud del mondo”.
«Quattro anni fa – ci racconta Sara – dopo il nostro matrimonio (all’epoca, anche se entrambi siamo originari del Biellese, vivevamo a Savigliano e ci siamo sposati a Villafalletto) abbiamo deciso di vivere una seconda esperienza missionaria dopo quella precedente in Liberia. Attraverso i frati Minori francescani siamo diventati missionari “fidei donum” e da qualche anno viviamo in una missione francescana (Ofm), gestita da noi laici, nel sud dell’Uganda».
In questi giorni i due giovani si trovano in Italia per un breve periodo di vacanza e naturalmente non poteva mancare una piccola tappa anche nella nostra città.
«Nella nostra missione – riferiscono – ci occupiamo di diversi progetti: oltre a seguire alcune adozioni a distanza, abbiamo una scuola per disabili che accoglie bambini con difficoltà fisica e mentale dove vengono svolte diverse attività mirate a sviluppare l’autonomia di questi bimbi. Abbiamo poi realizzato alcuni laboratori come una fattoria didattica, una falegnameria, un orto e altro ancora. Inoltre abbiamo un dipartimento di fisioterapia rivolto ai bimbi della nostra scuola, ma aperto anche al territorio».
Nella missione è anche presente una scuola per l’infanzia per la popolazione più disagiata economicamente, che conta ben 150 iscritti. «Ci occupiamo anche di bambine che vivono in situazione di disagio – continuano Marco e Sara – nel nostro rifugio arrivano bimbe spesso vittime di schiavitù, abusi, povertà estrema che corrono il rischio di essere vendute come spose. A queste bambine offriamo la possibilità di accedere ad un percorso di studi in un ambiente sano e protetto».
Una scelta controcorrente quella di questi due giovani, ma che non lascia spazio a nessun tipo di dubbio. «La cosa bella – ci svela Sara – è che siamo in Uganda perché la sentiamo come una Chiamata che prima di tutto e soprattutto rende felici noi».
Una scelta che affascina anche altri giovani che, magari anche solo per brevi periodi, vogliono vivere un’esperienza missionaria: «Abbiamo un grande progetto di accoglienza di numerosi volontari durante tutto l’anno che vengono nella nostra missione per vivere un’esperienza di vita missionaria e comunitaria, seguendo il carisma dei frati Minori francescani che include, oltre alla vita insieme, la preghiera e il lavoro. Spesso queste persone rimangono colpite da ciò che trovano, da questa esperienza di vita comunitaria e dall’incontro con chi ti sta davanti. Un incontro fatto di relazione, parole, fraternità e non dettato dalla fretta».
di Liliana Cimiero