Tornerà il Consiglio dei ragazzi dopo 13 anni

L'ultima edizione risale addirittura al 2010

Nel prossimo anno scolastico tornerà il Consiglio comunale dei ragazzi. Ad annunciarlo, nel corso del Consiglio comunale “degli adulti” dello scorso 28 settembre, è stato l’assessore Filippo Mulassano (Nuova Civica), che ha la delega alle politiche giovanili.
L’organismo, creato in collaborazione con le scuole cittadine, era stato istituito dalle passate amministrazioni di centrosinistra, ma si era perso nel corso degli anni: l’ultima edizione risale al 2010. A richiederne la riattivazione era stato il consigliere di minoranza Giacomo Calcagno (Spazio Savigliano), che aveva presentato nei mesi scorsi un’interpellanza a riguardo. La proposta ha trovato subito d’accordo l’attuale giunta che, proprio con la collaborazione di Calcagno, ha redatto un nuovo regolamento. Il mini-Consiglio è pronto a riaprire i battenti a partire dall’anno scolastico 2023/2024.
Mulassano ha spiegato: «Abbiamo predisposto un nuovo statuto, riprendendo quelli precedenti. Ringrazio Calcagno e l’assessore alla scuola Anna Giordano per il lavoro fatto». A sedere tra i banchi saranno gli alunni eletti delle classi seconde medie che presenteranno e discuteranno progetti per migliorare la vita cittadina. Le proposte saranno poi votate dalle classi prime e terze degli stessi istituti.
Calcagno ha sottolineato: «La mia interpellanza ha avuto esito positivo: il Consiglio comunale dei ragazzi è uno strumento utile per far appassionare i giovani alla vita politica cittadina». Il sindaco Antonello Portera si è detto soddisfatto: «Spero che questa iniziativa consenta ai nostri più giovani concittadini di capire l’importanza della cosa pubblica».
Il consigliere di minoranza Giulio Ambroggio (La nostra Savigliano) ha commentato: «Non ci resta che aderire a quest’ottima idea, già attiva negli anni precedenti, che poi si era persa perchè c’erano stati dei problemi con le scuole. Essendo un’iniziativa in più, gli insegnanti volevano un riconoscimento aggiuntivo che allora non era previsto. Spero che questo problema si sia risolto». Silvia Garaventa (Nuova Civica) ha spiegato: «Si tratta di un progetto lodevole. Volevo solo ricordare ad Ambroggio che ora nell’insegnamento sono previste delle ore di educazione civica, quindi gli insegnanti sono ben felici di sfruttare così tali ore».

di Valeria Quaglia

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