8 settembre, 80 anni dall’annuncio dell’armistizio

La firma dell'armistizio a Cassabile fu posta il 3 settembre: 5 giorni dopo fu proclamato l'annuncio

Ricorrono in questi giorni gli ottant’anni dall’8 settembre 1943, uno snodo fondamentale della storia del nostro Paese. Quel giorno, durante la Seconda guerra mondiale, venne reso noto l’armistizio firmato il 3 settembre a Cassibile, con il quale l’Italia – che combatteva al fianco di Germania e Giappone – si arrese agli Alleati anglo-americani. Da allora, per dirla con una battuta del film premio Oscar “Mediterraneo”, «quelli che erano amici sono diventati nemici e quelli che erano nemici sono diventati amici».
I soldati furono spaesati da quell’annuncio del generale Badoglio che ribaltava quanto fatto fino ad allora e le cui parole non erano chiarissime. Nei giorni successivi anche Savigliano visse momenti frenetici. I militari che occupavano le caserme di corso Roma, piazza Nizza ed altri siti, le abbandonarono precipitosamente lasciando viveri, armi, vettovaglie, coperte e tutto quanto serviva al casermaggio, cosicché centinaia di cittadini poterono entrare liberamente e fare man bassa di tutto quanto serviva loro portandoselo a casa, prima che arrivassero le prime pattuglie tedesche ed i loro carri armati, che furono posteggiati in via Ferreri, a fianco delle scuole elementari.
Nacquero i primi nuclei di ribelli armati che già intorno al 20 settembre contavano 1.500 persone in tutta Italia (1.000 al nord). Furono di diverso “colore”: Autonomi (fra cui molti monarchici), comunisti, gli azionisti di Giustizia e Libertà, le Fiamme Verdi cattoliche, Socialisti. Nelle nostre zone la lotta partigiana si svolse in collina ed in montagna, specialmente nelle Langhe, dove le truppe dei ribelli potevano contare su rifugi relativamente sicuri e momenti di addestramento.

NELLE PAGINE DEL GIORNALE TROVATE LA TESTIMONIANZA DEL FU GIOVANNI CERATO, MARINAIO CLASSE 1923.

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