Finora era stato quasi un tabù. A Savigliano, a differenza di altri Comuni simili, tra i dipendenti comunali c’è sempre stato solo un dirigente: il segretario comunale (incarico ricoperto attualmente da Carmelo Bacchetta). La Giunta Portera vuole rompere con il passato e prevedere, «almeno in via sperimentale», uno o due dirigenti.
È quanto emerso giovedì 27 luglio in Consiglio comunale, quando il sindaco ha risposto ad un’interrogazione di Paolo Tesio, ex assessore della Giunta Ambroggio ora seduto tra i banchi dell’opposizione. Il consigliere ha chiesto i motivi di tale scelta, quali e quante figure dirigenziali siano previste, quale sia la loro retribuzione e, conseguentemente, l’impatto sulle casse comunali.
Antonello Portera ha risposto che la decisione è stata presa «dopo lunga ponderazione». Il motivo è che «miglioreranno l’organizzazione del lavoro ed i servizi alla cittadinanza. Così potremo affrontare meglio i grandi temi come il futuro dell’ospedale, la gestione dei fondi del Pnrr, il piano urbano territoriale ed altre ancora. Siamo in ritardo di trent’anni – ha evidenziato il sindaco – la legge è del 1990 e fin da allora diversi enti come il nostro hanno previsto di dotarsi di queste figure».
L’intenzione del Comune è di prevedere due aree con due dirigenti. «Una istituita a breve, l’altra eventualmente sarà prevista successivamente; ne stiamo ancora discutendo – ha specificato ancora Portera –. Sarà un incarico di tre anni, un periodo giocoforza sperimentale, per valutarne sul campo l’efficienza, l’efficacia e l’economicità».
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