Perdere la vita per un futile motivo. È così che è morto, sabato 8 luglio scorso nel popoloso quartiere Chiavazza di Biella, il saviglianese Giovanni Santus, 58 anni.
Santus, che tutti chiamavano “Gino” e che negli ultimi anni aveva perso il lavoro, è stato trovato privo di vita in un appartamento. Era stato invitato in casa da alcuni suoi conoscenti per farsi una doccia visto il gran caldo. Ad un certo momento, gli amici lo avrebbero trovato morto nella doccia. Subito si era pensato ad un malore, ma poi gli amici – messi alle strette dagli investigatori della Questura di Biella – hanno fatto emergere un’altra vicenda. Santus sarebbe infatti stato ucciso da un ventenne di Cavallermaggiore, Andrea Basso, fidanzato di una 19enne abitante nell’appartamento insieme ad un’altra coppia.
Dall’autopsia è emerso che il saviglianese – probabilmente durante una lite – sarebbe stato picchiato violentemente e che i colpi ricevuti con brutalità gli avrebbero causato lo sfondamento della cassa toracica e la lacerazione del fegato.
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