Viaggio ai confini dell’Ucraina: episodio 7 [FOTO]

Pascani ora è alle spalle, ma la situazione ai confini sta peggiorando

Prosegue in terra rumena il viaggio dei nostri corrispondenti: Gabriella e Gianluigi hanno lasciato Pascani per dirigersi verso il delta del Danubio. Lungo il tragitto si sono ritrovati due scenari diversa ma complementari: da un lato, campi sterminati di girasoli, mais e grano gestiti da grandi aziende, dall’altro, un’economia di sussistenza dove utilizzano cavalli, carretti e allevano capre oppure oche.
In seguito, sono incappati in un appariscente memoriale dedicato alla Prima Guerra Mondiale, che ricordava la morte di 5.000 vittime rumene.

Il memoriale

Non poteva rimanere invisibile un altro memoriale, costruito a fianco della scuola di un paese dove si ricordano tutte le guerre combattute dalla Romania: evidenti i colori della bandiera che cingono il cortile della scuola. Tale memoriale era preceduto da un monumeto che indicava la congiunzione di tre diverse regioni rumene: Moldova, Transilvania e Muntenia.

A Braila i due viaggiatori hanno attraversato il secondo ponte sospeso più lungo d’Europa, inaugurato solo pochi giorni prima: è stato costruito dai giapponesi e montato da degli italiani.

 

«È impressionante ed emozionante attraversarlo – racconta Gabriella – Dall’altra parte s’intravedono i Monti Mancin che dovrebbero essere i più vecchi d’Europa. Il paesaggio è magnifico da qui fino al delta del Danubio».

A proposito del delta del fiume, il paesaggio è caratterizzato da tipiche casupole coi tetti di paglia, alquanto particolari.

Per il momento, l’itinerario dei due esploratori si arresta a Dunavatu de Jos, l’ultimo paese raggiungibile con le ruote.
E nel frattempo, la situazione politico-militare sul confine tra Ucraina e Bielorussia pare peggiorare sempre più rapidamente…

Exit mobile version