Viaggio ai confini dell’Ucraina: episodio 6 [FOTO]

Il viaggio della nostra coppia di corrispondenti prosegue in Romania, tra affascinanti monasteri

Il monastero di Putna
Il monastero di Putna
Dall’Ucraina i nostri inviati sono entrati in Romania, sconfinando a Siret. Qui, si sono recati allo stadio a cercare il campo profughi sorto all’inizio della guerra, ma la gente del paese ha riferito che i profughi da qui si sono dispersi in tutta Europa: è la nuova “diaspora ucraina”.
La polizia era lentissima, Gabriella e Gianluigi sono rimasti ai vari controlli per due ore e mezza finché una guardia li ha fatti avanzare nella corsia preferenziale perché sedevano in moto.
Superati i controlli, i due esploratori hanno raggiunto la Bucovina meridionale e da Siret, lungo il confine ucraino, si sono diretti verso due monasteri: il primo è quello di Putna (monastero ortodosso oggi meta di pellegrinaggio), il secondo è quello di Probota (patrimonio UNESCO).
 
Il monastero di Probota

Dopo 5.000km di strada, Gabriella e Gianluigi raggiungono Pascani, in attesa di rientrare in territorio ucraino: l’idea per il giorno successivo sarebbe di scendere fino al delta del Danubio e rientrare in Ucraina, ma è da tenere in conto la presenza di una doppia frontiera Romania-Moldavia/Moldavia-Ucraina.

«Perderemmo troppo tempo alle frontiere per cui non riusciamo più ad entrare, perché dobbiamo cominciare a pensare al rientro, poiché sono molti km – spiega Gabriella – Quindi andremo comunque a cercare il delta del Danubio e proveremo a percorrere il ponte di Braila inaugurato due giorni fa, che servirà da esempio al futuro ponte sullo stretto di Messina».
Il passaggio diretto tra Romania e Ucraina ci sarebbe, su un traghetto, ma molto probabilmente, a causa della guerra, è bloccato: nel caso in cui fosse aperto farebbero frontiera sul traghetto e sconfinerebbero di nuovo in Ucraina, verso Odessa.
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