«Ex Monetti centro commerciale? Assolutamente no»

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È tornata al centro delle cronache la notizia (da noi anticipata nel novembre scorso) dell'acquisizione da parte del gruppo Dimar dell'ex Monetti Melform, il fabbricato situato tra le vie Romita e Gramsci lungo corso Principe di Piemonte, che sarebbe destinato a trasformarsi a breve in un supermarket nuovo di zecca.
La motivazione è legata a una recente datriba che ha scosso il paese. Secondo il circolo locale del Pd "l'ex Monetti starebbe per trasformarsi in un centro commerciale"; ciò sarebbe un controsenso, dato che uno dei primi atti del “governo Oderda I” era stata una misura volta a ridurre le superfici di vendita, un atto che impedisce la creazione di grandi esercizi commerciali in città.
Ne abbiamo parlato con il primo cittadino Valerio Oderda.
Sindaco, in molti a Racconigi si chiedono quale sarà realmente il destino dell'ex Monetti: è vera la notizia che al posto di quell'edificio abbandonato tra poco ci sarà un centro commerciale con tanti negozi al suo interno?
«Assolutamente no. Finché ci saremo noi ad amministrare, qui non verrà creato nessun centro commerciale. Nel caso specifico dell'ex Monetti, verrà rispettato il piano regolatore del commercio che prevede la riduzione delle superfici e per questa ragione il nuovo supermercato Mercatò (gruppo Dimar) non sarà più grosso dell'attuale o comunque sarà poco più grande, al di sotto di altri insediamenti presenti sul territorio. Detto in parole povere: non verrà più realizzata una struttura come l'attuale Lidl».
Alla luce di ciò, potrebbe dirci qualcosa in più sul progetto che è stato depositato?
«La Dimar vuole attuare, in sintesi, un'operazione di rigenerazione urbana, riqualificando completamente l'area attorno al fabbricato che verrà totalmente demolito. Inoltre, al posto della striscia di terreno che si affaccia sul viale verrà creata una pista ciclabile e l'idea sarebbe di prolungarla con una pista comunale. Il progetto, inoltre, andrà a riqualificare interamente l’area complessiva di 8.765 metri quadri, ma solo 900 di essi saranno destinati a superficie di vendita, rispettando così i limiti imposti dai regolamenti comunali (e rimanendo addirittura al di sotto di altre attività commerciali già presenti sul territorio), mentre l’area rimanente sarà destinata ai magazzini logistici, ad alberate ed ai posti auto, ben 109 attualmente in progetto. Un intervento che, oltretutto, consentirà una riduzione della superficie edificata del 70% rispetto all’esistente, una riduzione della raccolta delle acque meteoriche grazie ad una speciale pavimentazione, un miglioramento delle prestazioni energetiche generali e l’aumento delle aree verdi».
L'INTERVISTA COMPLETA ALL'INTERNO DEL GIORNALE.
