Giovedì 1° giugno è nata la nuova diocesi di Cuneo-Fossano che avrà efficacia da sabato 1° luglio. Lo scorso 1° giugno Papa Francesco ha firmato il decreto che ha disposto la piena unione delle diocesi di Cuneo e Fossano e ha nominato Piero Delbosco primo vescovo della nuova circoscrizione ecclesiastica suffraganea della sede metropolitana di Torino.
Il decreto del Papa stabilisce che la sede della nuova diocesi sia a Cuneo, dove si trova la Cattedrale di Santa Maria del Bosco e San Michele Arcangelo, a cui è annesso il Capitolo Cattedrale dei Canonici. La chiesa di Santa Maria e San Giovenale a Fossano assume il titolo di Concattedrale, e ad essa è annesso il Capitolo Concattedrale dei Canonici. Patrona principale della nuova diocesi è la Beata Vergine Maria Madre della Divina Provvidenza; patroni secondari sono i Santi Michele Arcangelo, Dalmazzo Martire e Giovenale Vescovo.
Tutti gli organismi diocesani sono unificati, salvo le fondazioni diocesane di culto e religione. In particolare, il vescovo ha stabilito la fusione degli enti Seminario e degli Istituti per il sostentamento del clero, nominandone gli amministratori dal 1° luglio 2023, anche per gli effetti civili: il seminario diocesano di Cuneo-Fossano avrà sede a Cuneo e l’Istituto diocesano per il sostentamento del clero di Cuneo-Fossano avrà sede a Fossano. Inoltre, ha istituito la curia diocesana di Cuneo-Fossano, confermando i Consigli diocesani e le nomine in tutti gli uffici della Curia diocesana.
Come si legge nel Decreto papale, “a causa del ridotto numero di presbiteri e di fedeli delle diocesi di Cuneo e di Fossano, consapevole delle loro necessità pastorali, Mons. Delbosco, unico e comune vescovo delle due Chiese unite in persona Episcopi, aveva richiesto alla sede apostolica che le suddette diocesi fossero pienamente unite affinché nell’una e nell’altra diocesi apparisse più chiara la natura della Chiesa e il Vescovo potesse in modo più consono ed efficace svolgere tutti i suoi compiti, secondo quanto richiedono sempre di più le esigenze religiose, spirituali, morali, nonché i cambiamenti sociali e culturali”. E così è stato.